Rigassificatore Dl Energia

Il Governo ha approvato l’atteso decreto energia, che pone fine alla tutela nel mercato dell’energia per famiglie e piccole imprese: dal 1° gennaio 2024 si aprirà definitivamente il mercato libero di gas ed elettricità. Con l’approvazione del decreto legge, l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni compie un importante passo avanti nella strategia per ridurre la dipendenza dell’Italia dalle importazioni energetiche estere e calmierare i costi di gas e luce. Una mossa criticata dal Pd ma che il Governo Meloni difende come decisiva per portare maggiore concorrenza e frenare il caro-bollette.

Addio alla maggior tutela

Entrando nel dettaglio, la misura più rilevante è l’addio definitivo al regime di maggior tutela per 9,5 milioni di utenze domestiche e microimprese. Dal 1° gennaio si aprirà ufficialmente il mercato libero dell’energia, nella speranza che la concorrenza faccia calare i prezzi.

Autorizzati due nuovi rigassificatori

Oltre alla liberalizzazione, il provvedimento autorizza la realizzazione di 2 nuovi rigassificatori in tempi stretti per incrementare l’indipendenza energetica dal gas russo. Si tratta di impianti galleggianti posizionati a Porto Empedocle, in Sicilia, e a Gioia Tauro, in provincia di Reggio Calabria, da mettere in funzione tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024, così da incrementare la capacità di rigassificazione nazionale di circa il 50%.

Le critiche del Pd e l’appoggio di FI, Lega e FdI

Tra le altre misure, incentivi alle imprese energivore per autoprodurre energia da fonti rinnovabili e semplificazioni per impianti eolici off-shore. Silenzio invece sul nucleare di nuova generazione, tema che vede posizioni diverse nella maggioranza: Salvini spinge per il sì ma FdI e Meloni frenano, preferendo aspettare un’Unione Europea più matura. 

Il leader leghista critica anche l’eccessiva lentezza burocratica che frena le rinnovabili, cavalcando i timori delle imprese del Nord. Ma secondo l’opposizione la crisi energetica richiede interventi più incisivi, a partire da un tetto al prezzo del gas a livello UE.

Parole d’ordine: velocità e pragmatismo

La roadmap tracciata dal Governo punta a diversificare le fonti e incrementare gli investimenti in ottica di transizione green, ma sarà decisivo accelerare la realizzazione degli impianti per scongiurare una nuova emergenza già dall’inverno 2023-24. Con la crisi ancora in corso e i venti di recessione, la posta in gioco per l’Italia è altissima. Il decreto energia apre la strada: ora serve coesione per tradurre le intenzioni in fatti concreti, nell’interesse di imprese e famiglie.

di Serena Lena

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