Il centrodestra esulta per la vittoria alle elezioni. Ed a cantare maggiormente vittoria è Giorgia Meloni forte del suo 26%. Ma, in realtà, il primo partito in Italia resta quello dell’astensionismo. Per le elezioni politiche 2022 si è recato alle urne il 63,9% degli aventi diritto. Ciò significa che il 36,1% ha deciso di non recarsi nei seggi elettorali per votare.
Un dato ancora più evidente rispetto alle elezioni del 2018 perché quattro anni fa si recò alle urne il 73% degli elettori. Si tratta di uno scarto del 9,1% che non è affatto poco. Ed a trainare il dato relativo al voto è soprattutto il centro-nord.
Nessuna delle regioni meridionali, tranne l’Abruzzo, è nella media nazionale. Al Sud c’è stato un vero e proprio crollo dei voti espressi. Anche in Sicilia dove contestualmente si sono svolte le elezioni Il dato elettorale più alto è in Emilia Romagna con il 71,97% di affluenza. Quello più basso si è registrato in Calabria con il 50,8% di votanti. Affluenza bassa anche in Campania dove ha votato il 53,27% degli aventi diritto rispetto al 67,85% del 2018. La provincia con maggiore affluenza è stata quella di Benevento registrando il 59,36% (nel 2018 il 73,11%). La provincia dove gli elettori hanno votato di meno è quella di Napoli con il 50,79% (nel 2018 il 65,01%).
Il Comune della provincia di Napoli con maggiore affluenza è stato San Sebastiano al Vesuvio con il 62,81% (nel 2018 73,7%) mentre quello con meno votanti è stato Anacapri con il 38,57% (nel 2018 il 62%). Nella città di Napoli ha votato il 49,68% (nel 2018 il 60,34%).
Italia spaccata
In tutta Italia il partito della Meloni è primo seguito dal Pd. Mentre al Sud primeggia il Movimento 5 Stelle seguito poi da Fdi e Pd. La Campania è praticamente giallo blu. Movimento 5 Stelle vola a Napoli e provincia, centrodestra nel resto della regione. Ventuno i collegi uninominali: 11 a Conte e 10 al centro destra.
M. Alt.