Elon Musk guerra Ucraina

Marcia indietro del ricchissimo imprenditore Elon Musk. Dopo l’annuncio che non avrebbe più donato i suoi satelliti Starlink all’Ucraina, rivede la sua posizione e si dice pronto a continuare a dare sostegno a Kiev. Il patron di Tesla ha affidato l’importante comunicazione a Twitter, il social media che si appresta ad acquistare per la modica cifra di 44 miliardi di dollari.

La sua richiesta, però, è di avere sostegno da parte del Pentagono per contenere le perdite a fronte dei lauti guadagni delle tante industrie della difesa americane che vengono finanziate dall’amministrazione a stelle e strisce. Pare che insieme al Pentagono si possa muovere anche l’Ue a sostegno di Musk.

Ventimila terminali satellitari

Del resto la tecnologia che mette a disposizione, 20 mila terminali satellitari del suo Starlink, ha un ruolo importante nella difesa dell’Ucraina dai massicci attacchi lanciati da Mosca e per mantenere attivi i canali di comunicazione utilizzati dalle forze ucraine. La spesa sostenuta fino ad ora da SpaceX, azienda spaziale collegata a Starlink, è di circa di 100 milioni di dollari e si prevede una spesa di altri 400 milioni di dollari nei prossimi 12 mesi.

La proposta di pace

L’imprenditore sudafricano è stato al centro delle polemiche non solo per il suo annuncio iniziale ma anche per un suo intervento social sul conflitto bellico, lanciando un vero e proprio sondaggio per porre termine alle ostilità. Ecco il testo su Twitter chiedendo come risposta “Sì” o “No”: 1) Rifare le elezioni nelle regioni annesse sotto la supervisione Onu; 2) La Crimea formalmente parte della Russia; 3) Forniture d’acqua assicurate alle Crimea; 4) L’Ucraina resta neutrale. Un sondaggio che ha provocato l’ira di Kiev ed anche qualche accusa di essere filo Putin. Kiev addirittura gli ha risposto con un contro sondaggio: 1) L’Ucraina libera i suoi territori. Compresa l’annessa Crimea; 2) La Russia subisce la smilitarizzazione e la denuclearizzazione obbligatoria in modo da non poter più minacciare gli altri; 3) I criminali di guerra affrontano un tribunale internazionale.

E forse proprio per il clamore della sua iniziativa social e per evitare accuse di essere sostenitore di Mosca, Musk ha deciso di concedere ancora gratuitamente il suo supporto satellitare all’Ucraina. Resta da capire fino a quando visti gli esosi costi se soprattutto il Pentagono non gli va in soccorso.

M. Alt.