Pd

Pd, Programmi a confronto. Mancano ormai pochi giorni alle elezioni del 25/9 ed i partiti si affrettano nelle loro campagne elettorali per guadagnare consensi. Ma quella al termine è una legislatura (2018-2022) terminata anzitempo e che è stata caratterizzata da tre governi e da emergenze difficili quali Covid e guerra. A tal proposito proviamo ad analizzare cosa sono riusciti a fare i partiti che sono stati al governo nella legislatura uscente e cosa propongono per le politiche del 2022 rispetto al 2018.

Il ‘crollo’ del 2018

In particolare il Pd che alle precedenti elezioni ha sfiorato il 20% risultando la seconda forza dietro il Movimento 5 Stelle (33%). Il Pd ha fatto parte del governo giallorosso (Conte 2 settembre 2019-febbraio 2021) con i grillini ed attualmente è parte del dimissionario governo Draghi di unità nazionale succeduto proprio al leader grillino. Il Pd ha avuto un periodo complicato anche al suo interno che in qualche modo ha condizionato il suo operato istituzionale.

Dalle elezioni del 2018, infatti, si sono susseguiti diversi segretari: Renzi, Martina, Zingaretti e Letta. La campagna elettorale in vista delle precedenti elezioni fu guidata dal segretario Renzi, che poi ha lasciato il posto dopo il risultato insoddisfacente ben lontano dal suo 40% alle europee 2014.

Renzi, ora tra i leader del Terzo Polo, presentò il programma i “cento piccoli passi per l’Italia”, rifacendosi al film che racconta la vita e la morte di Peppino Impastato. Del resto il candidato simbolo della campagna dem fu Paolo Siani, pediatra e fratello del giornalista ucciso dalla Camorra.

Il programma dem nel 2018

I punti principali erano stanziare 10 miliardi di euro, assegno universale, per aiutare famiglie in difficoltà. No al reddito di cittadinanza e sì agli incentivi per il lavoro. Abbassamento del cuneo fiscale per aumentare le buste paga. Lotta all’evasione fiscale. Pieno sostegno all’Ue. Di questi punti non tutto è stato realizzato. Bisogna tenere conto che il Pd ha governato in colazione ed in periodi emergenziali. L’aiuto alle famiglie è arrivato soprattutto nell’emergenza Covid (serve anche ora per le bollette), le buste paga sono rimaste tali, l’evasione fiscale c’è eccome ed il reddito di cittadinanza è stato fatto sin dal Conte 1.

E ora…?

La visione europeista Dem resta una certezza. Il programma politico attuale promosso da Letta si concentra come tutti sulla politica estera contro l’invasione ucraina, dando pieno sostegno all’Ue ed all’Occidente, e sull’emergenza energetica. Per il lavoro la proposta è di abbassare il cuneo fiscale fino ad arrivare ad una mensilità in più in busta paga ed eliminare gli stage gratuiti. Attenzione anche al divario Nord-Sud ed ai diritti civili. Per la cannabis si punta alla liberalizzazione.

M. Alt.