Oggi è stata varata presso lo stabilimento Fincantieri di Castellammare di Stabia la nave di supporto logistico (LSS, Logistic Support Ship) ‘Atlante’, una delle unità previste nell’ambito del piano di rinnovamento della flotta della Marina Militare.
La cerimonia si è svolta alla presenza di numerose autorità di rilievo, tra cui il capo di stato maggiore della Marina Militare, Enrico Credendino, il presidente di Fincantieri, Claudio Graziano, l’amministratore delegato e direttore generale, Pierroberto Folgiero, e il direttore generale della divisione navi militari di Fincantieri, Dario Deste. Madrina della nuova unità è stata Federica Gargano, nipote dell’ammiraglio Romeo Oliva, decorato con due medaglie d’argento al valor militare.
La nave ‘Atlante’, lunga 193 metri e con un peso di 27mila tonnellate, può ospitare 235 persone tra equipaggio e specialisti e sarà consegnata nel 2025. Questa è la seconda unità di questo tipo costruita per la Marina Militare, con la prima, nave ‘Vulcano’, consegnata da Fincantieri nel 2021.
Le unità di supporto logistico come l’‘Atlante’ garantiranno supporto logistico alla componente navale nazionale con capacità operative in vari settori: dalla difesa di interessi vitali del Paese alla difesa degli spazi euro-atlantici, contribuendo anche alla realizzazione della pace e della sicurezza internazionali e fornendo assistenza in caso di calamità pubbliche.
Queste navi, commissionate al Raggruppamento Temporaneo di Impresa (RTI) costituito da Fincantieri e Leonardo, si distinguono per il loro “altissimo livello di innovazione che le rende estremamente flessibili ed efficienti nei diversi profili di utilizzo”. In particolare, possono essere impiegate anche in attività non prettamente militari, come il supporto alla Protezione Civile in operazioni di aiuto umanitario e soccorso.
Inoltre, l’‘Atlante’ è dotata di sistemi avanzati di generazione e propulsione a bassa emissione inquinante (generatori e motori elettrici) e di controllo degli effluenti biologici, riducendo così il suo impatto ambientale.
Alla cerimonia hanno partecipato anche Joachim Sucker, direttore dell’Occar (Organizzazione congiunta per la cooperazione in materia di armamenti) e il direttore di Navarm, la direzione degli Armamenti Navali, Giuseppe Abbamonte.
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