La svendita delle quote degli asset strategici del Paese non è finita, anzi è appena iniziata. Il processo di privatizzazioni avviato dal governo continua con nuove operazioni previste nei prossimi mesi. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha dichiarato che l’obiettivo è la riduzione del debito attraverso la cessione delle quote degli asset strategici del Paese.
Nelle ultime ore, il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha venduto il 2,8% delle quote di Eni, incassando 1,4 miliardi di euro. Tuttavia, questa mossa non ha portato benefici in Borsa per il colosso energetico, che ha visto le sue azioni scendere del 2,2%, fermandosi a 14,78 euro, al di sotto del prezzo di collocamento della quota del MEF a 14,85 euro. Con questa operazione, la partecipazione del Tesoro in Eni scende dal 4,797% all’1,997%, ma il controllo pubblico resta garantito grazie alla partecipazione di Cdp al 28,50%, per un totale di quote dello Stato al 30,5%.
Il MEF ha perfezionato la cessione di 91.965.735 azioni ordinarie di Eni S.p.A., pari a circa il 2,8% del capitale sociale, attraverso un “Accelerated Book Building” (ABB) riservato ad investitori qualificati in Italia e investitori istituzionali esteri. Il corrispettivo per azione è stato di 14,855 euro, con un controvalore complessivo di circa 1,4 miliardi di euro, incorporando uno sconto dell’1,7% rispetto al prezzo di chiusura delle azioni di Eni registrato il 15 maggio 2024.
Goldman Sachs International, Jefferies e UBS Europe SE hanno agito come Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners, mentre White & Case (Europe) LLP ha svolto il ruolo di consulente legale. Il regolamento dell’operazione avverrà il prossimo 20 maggio 2024.
Con questa cessione, il MEF completa un’operazione programmata, parte di un programma di buy-back da parte della società stessa.
Le informazioni relative alla vendita sono state diffuse con l’obiettivo di informare il pubblico, sottolineando che tali dati non devono essere considerati completi o esaustivi e potrebbero essere soggetti a modifiche. La distribuzione del comunicato è soggetta a restrizioni legali in alcuni paesi e non costituisce un’offerta di vendita o sollecitazione all’acquisto di strumenti finanziari negli Stati Uniti, Australia, Canada o Giappone.
Questa mossa del governo evidenzia la determinazione nell’uso delle privatizzazioni come strumento per ridurre il debito pubblico, mentre si attende l’annuncio di ulteriori operazioni nei prossimi mesi.
____________________________________________
Per restare sempre aggiornato, segui i nostri canali social Facebook, Twitter e LinkedIn