Carri armati leopard 2 Giorgia Meloni riarmo

Nuovi carri armati in arrivo? L’Italia è pronta a spendere una cifra ‘spropositata’ per rinnovare il parco militare in seguito alle forniture all’Ucraina di armi difensive e non solo. L’aria che si respira, anche in seguito al summit della Nato, a Vilnius, in Lituania, sembra essere ben lontana da un allentamento delle misure belliche. Il conflitto ucraino, in cui l’Italia è tra i maggiori fornitori di armi, sta lentamente svuotando gli arsenali nazionali rendendo inevitabile una sostanziosa spesa per il riarmo.

E’ stata la stessa Nato ad invitare gli Stati membri ad aumentare le spese militari fino al 2% del Pil. Il governo Meloni ha accolto la richiesta puntando a potenziare le forze corazzate. Imminente l’acquisto di circa 200 carri armati Leopard 2 di fabbricazione tedesca per una spesa abbastanza cospicua.

La sottosegretaria alla Difesa, Isabella Rauti, ha annunciato – rispondendo ad una interrogazione parlamentare del Movimento Cinque Stelle – l’acquisto dei mezzi tedeschi da dare in dotazione all’esercito nazionale. L’acquisto rientrerebbe nel DPP 2023-2025 di prossima emanazione.

La sottosegretaria Rauti ha così confermato le indiscrezioni lanciate nei giorni scorsi da Rid, Rivista Italiana Difesa, sulla volontà del governo di modernizzare le forze corazzate dotandosi di nuovi carri armati Leopard. Visto lo stato in cui versano i mezzi attualmente a disposizione dell’Esercito sembrerebbe un atto dovuto per rendere più moderno l’apparato di difesa terrestre, ma la domanda sorge spontanea.

Ad oggi la difesa italiana può contare su 200 carri armati Ariete 2 costruiti a fine anni 80 ma di questi meno di 80 risultano operativi. Il precedente governo Draghi già aveva cercato di risolvere il problema sbloccando fondi e firmando un contratto per modernizzare circa 150 tank Ariete 2 dotandoli di motori più potenti e più moderni elettronicamente e tecnologicamente. Ma anche modernizzando questi tank già in possesso il numero resta lo stesso basso e non in linea con quanto si auspica la Nato.

I Leopard tedeschi, come emerso dal fronte ucraino, però, si stanno dimostrando obsoleti e inadatti ad eventuali conflitti. Concepito negli anni 70, il Leopard ha subito diversi aggiornamenti che – al momento – nulla possono fare contro i mezzi russi.  Secondo indiscrezioni l’Italia ne dovrebbe comprare tra i 100 e i 200. Il costo non si conosce ancora ma si parla di una spesa di circa 4/6 miliardi di euro. L’appalto sarà assegnato alla Krauss Maffei Wegman, azienda tedesca che produce i Leopard 2 ma la produzione potrebbe avvenire in Italia in subappalto alla Oto Melara, società controllata da Leonardo che ha già costruito i Leopard 1 negli anni 60.