Inflazione carrello della spesa

Secondo le stime preliminari, a novembre 2024 l’indice nazionale dei prezzi al consumo (NIC) registra una variazione nulla su base mensile e un incremento dell’1,4% su base annua, in accelerazione rispetto al +0,9% registrato a ottobre. La risalita dell’inflazione è principalmente attribuibile all’aumento dei prezzi dei beni energetici regolamentati, che passano da +3,9% a +7,5%, e alla riduzione della flessione di quelli non regolamentati, da -10,2% a -6,6%.

L’inflazione di fondo, depurata dagli effetti dei beni energetici e alimentari freschi, cresce ulteriormente, attestandosi al +1,9% rispetto al +1,8% del mese precedente.

Prezzi alimentari ed energetici sotto i riflettori

Il mese di novembre è stato caratterizzato da un’accelerazione dei prezzi in diversi settori chiave. “I beni alimentari, sia lavorati che non lavorati, hanno visto un incremento significativo, rispettivamente del +2,4% e del +4,1% su base annua”, spiega il rapporto. Il carrello della spesa, che include beni per la cura della casa e della persona, segna un aumento tendenziale del +2,6%, confermando una pressione crescente sulle famiglie.

Anche i beni durevoli riducono la loro flessione, passando da -1,4% a -0,8%, mentre i servizi relativi ai trasporti registrano un’accelerazione dal +3,0% al +3,5%.

Stabilità con dinamiche contrastanti

Sul piano congiunturale, il quadro complessivo è rimasto stabile, con dinamiche opposte tra i vari settori. I prezzi dei beni energetici regolamentati hanno segnato un aumento del +2,7%, così come quelli dei beni alimentari non lavorati (+1,5%) e lavorati (+0,8%). Tuttavia, a bilanciare questi incrementi, si registra una flessione nei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona, che calano del -1,2%.

L’inflazione acquisita per il 2024 si attesta ora a +1,0% per l’indice generale e a +2,0% per la componente di fondo, un dato che riflette la crescente pressione inflazionistica accumulata nei mesi precedenti.

Commento: tensioni sui settori chiave

Gli analisti sottolineano il ruolo dei beni alimentari e energetici nel guidare la crescita dei prezzi. “A novembre, il tasso di crescita dei prezzi del carrello della spesa sale a +2,6%, mentre l’inflazione generale si stabilizza in un quadro complessivo di equilibrio”, si legge nel rapporto. Anche i prezzi dei servizi dei trasporti mostrano segnali di accelerazione, contribuendo al rialzo complessivo.

L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) conferma la tendenza, con una variazione nulla su base mensile ma un aumento del +1,6% su base annua, in crescita rispetto al +1,0% di ottobre.


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