L’intelligenza artificiale (IA) può essere un’alleata nella lotta per salvare il nostro pianeta dall’impatto negativo delle attività umane sull’ambiente: è quello che dicono negli ultimi giorni alcuni esperti. Grazie alla sua capacità di analizzare grandi quantità di dati e di identificare modelli e tendenze, l’IA può essere utilizzata per monitorare l’ambiente, prevedere le tendenze del clima e identificare soluzioni sostenibili per la gestione delle risorse naturali.
Alcuni esempi potrebbero essere il monitoraggio continuo della qualità dell’aria e delle acque, l’identificazione delle fonti di inquinamento e la previsione degli effetti delle attività umane sull’ambiente. Inoltre, l’IA può essere utilizzata per individuare soluzioni innovative e sostenibili per affrontare i cambiamenti climatici, l’inquinamento e la distruzione delle risorse naturali, attraverso l’identificazione dei fattori che causano l’inquinamento e la riduzione delle emissioni di gas serra.
E’ quello che fanno già alcune aziende, come CO2 AI Platform, Pachama o Blue Sky Analytics, che si avvalgono dell’IA per monitorare e prevedere l’impatto ambientale di diverse attività, come la deforestazione o l’agricoltura, e per identificare soluzioni sostenibili
L’alert rimane questo: l’intelligenza artificiale viene utilizzata in modo responsabile e consapevole?
E’ quello che si chiedono alcuni studiosi che sono preoccupati circa alcuni rischi creati dall’utilizzo da parte degli uomini di tale tecnologia, come la creazione di armi autonome, la sorveglianza invasiva della privacy degli individui o la manipolazione delle informazioni e perfino del pensiero.
Uno scenario pessimista che porterebbe a conseguenze catastrofiche non solo per la società e l’ambiente, ma anche per la pace e la sicurezza internazionale.
Per prevenire questi pericoli è necessario lavorare per adottare politiche e standard etici per l’utilizzo dell’IA, evitando di crearne una dipendenza e garantendo la sicurezza dei dati e la trasparenza delle decisioni.
E’ importante ricordare che, pur dimostrandosi potenzialmente un’importante risorsa per affrontare le sfide ambientali e semplificare la gestione di molte problematiche, l’intelligenza artificiale non potrà mai sostituire completamente l’azione umana.
di Serena Lena
