Il sostegno al tessuto imprenditoriale italiano passa sempre più da alleanze tra sistema bancario e istituzioni europee. In questa direzione si collocano i due nuovi accordi strategici siglati tra Intesa Sanpaolo e la Banca europea per gli investimenti (BEI), per un valore complessivo di 700 milioni di euro, destinati a facilitare l’accesso al credito di PMI e mid-cap e a stimolare investimenti produttivi e sostenibili.
Le operazioni, secondo le stime, coinvolgeranno circa 1.000 imprese e avranno un effetto leva significativo sull’economia reale, con investimenti complessivi attesi per oltre 1,9 miliardi di euro, di cui circa 450 milioni indirizzati a progetti green. Un intervento che rafforza il ruolo della finanza come motore della crescita, in una fase in cui molte imprese affrontano sfide legate a transizione energetica, innovazione e competitività internazionale.
Il primo accordo prevede la sottoscrizione da parte della BEI di un covered bond da 500 milioni di euro emesso da Intesa Sanpaolo. Le risorse saranno destinate al finanziamento di PMI e imprese a media capitalizzazione, con il 25% dei fondi riservato a iniziative legate alla transizione verde, tra cui efficienza energetica, sviluppo delle fonti rinnovabili e mobilità sostenibile. Una quota degli interventi potrà inoltre essere indirizzata alle imprese del Mezzogiorno, sfruttando le opportunità offerte dalla ZES Unica, con l’obiettivo di ridurre i divari territoriali e rafforzare la base produttiva del Sud. L’operazione è destinata a mobilitare circa 1,4 miliardi di euro di nuovi investimenti.
Il secondo pilastro dell’intesa riguarda una garanzia di tipo risk sharing da 200 milioni di euro concessa dalla BEI a Intesa Sanpaolo, finalizzata a sostenere gli investimenti delle mid-cap italiane. Anche in questo caso, un quarto delle risorse sarà destinato a progetti green, mentre la presenza della garanzia europea consentirà alla banca di ampliare la propria capacità di credito e di accompagnare le imprese in piani di crescita di medio-lungo periodo. L’effetto leva stimato supera i 500 milioni di euro. L’iniziativa rientra nel quadro del programma REPowerEU, che punta a rafforzare la sicurezza energetica dell’Unione europea attraverso investimenti in rinnovabili, efficienza energetica e infrastrutture di rete.
Dal punto di vista istituzionale, l’accordo conferma la centralità della cooperazione tra attori pubblici e privati. “Con questi accordi rafforziamo il nostro impegno a favore del tessuto imprenditoriale italiano, con un’attenzione particolare alla transizione verde e allo sviluppo del Mezzogiorno”, ha sottolineato Gelsomina Vigliotti, vicepresidente della BEI, evidenziando il valore delle partnership bancarie nel generare un impatto concreto sull’economia reale.
Sulla stessa linea Stefano Barrese, responsabile della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, che ha ribadito il ruolo dell’istituto come ponte tra finanza ed economia reale, capace di accompagnare PMI e mid-cap in percorsi di crescita sostenibile e competitiva. In un contesto macroeconomico ancora incerto, operazioni di questo tipo rappresentano un tassello fondamentale per sostenere investimenti, occupazione e innovazione, rafforzando al contempo la traiettoria green del sistema produttivo italiano.
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