Istat. Inflazione a +0,8% a giugno, a Napoli i prezzi crescono al doppio della media nazionale

Secondo l’ultimo rapporto dell’Istat, la dinamica tendenziale dei prezzi dei beni, pur mantenendosi negativa, mostra una leggera ripresa, passando da -0,9% a -0,7%. Parallelamente, i servizi registrano una lieve decelerazione, scendendo da +2,9% a +2,8%. Questi cambiamenti portano il differenziale inflazionistico tra i servizi e i beni a +3,5 punti percentuali, rispetto ai +3,8 punti percentuali di maggio.

Rallentamento dei prezzi dei beni di consumo

I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona mostrano un rallentamento su base tendenziale, passando da +1,8% a +1,2%. Anche i prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto seguono la stessa tendenza, diminuendo da +2,5% a +2,0%.

Aumenti congiunturali e effetti compensatori

L’aumento congiunturale dell’indice generale dei prezzi riflette principalmente la crescita dei prezzi dei beni energetici regolamentati (+2,3%), dei servizi relativi ai trasporti (+0,9%), dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,8%) e dei beni alimentari lavorati (+0,3%). Tuttavia, questi aumenti sono stati parzialmente compensati dalla diminuzione dei prezzi dei beni alimentari non lavorati (-1%), dei beni energetici non regolamentati (-0,9%) e dei beni durevoli (-0,3%).

Inflazione acquisita per il 2024

L’inflazione acquisita per il 2024 è pari a +0,8% per l’indice generale e a +1,9% per la componente di fondo. L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca), che include anche sconti e saldi, è aumentato dello 0,2% su base mensile e dello 0,9% su base annua, confermando la stima preliminare di maggio (+0,8%).

Focus su Napoli

A Napoli, i prezzi al consumo sono cresciuti dello 0,1% nell’ultimo mese, con un tasso tendenziale annuo di inflazione che è risalito all’1,5%, rispetto all’1,3% dell’anno precedente. Questo livello è quasi il doppio della media nazionale degli ultimi dodici mesi, che si attesta allo 0,8%. A trainare gli aumenti a Napoli sono stati principalmente il settore alimentare, con un incremento del 3,4% su base annua, e i servizi alberghieri e di ristorazione, che hanno registrato un aumento del 5,1% rispetto allo stesso mese del 2023.