Inter Juventus

I conti economici di Juventus e Inter sono sotto la lente d’ingrandimento, con entrambi i club che stanno affrontando sfide finanziarie significative nel 2024. La Juventus, già in difficoltà a causa di un’annata sportiva deludente, si prepara a chiudere il bilancio con una perdita stimata intorno ai 200 milioni di euro. La principale causa di questo enorme deficit è l’assenza dalla Champions League, che ha privato il club bianconero di ingenti ricavi derivanti da diritti TV, sponsorizzazioni e biglietteria.

Al contrario, l’Inter, pur affrontando anch’essa problemi economici, ha limitato le perdite a circa 40-45 milioni di euro, grazie a una gestione più oculata dei costi operativi. L’accesso alla finale di Champions League nella stagione 2023 ha garantito introiti fondamentali per bilanciare le spese del club nerazzurro. Tuttavia, entrambe le squadre si trovano a fare i conti con un contesto finanziario globale complicato per il calcio, aggravato dalla pandemia e dai nuovi equilibri economici imposti dai regolamenti UEFA in tema di fair play finanziario.

Le cause delle difficoltà bianconere Le problematiche economiche della Juventus non sono una novità. L’assenza dalla Champions League e il conseguente calo dei ricavi ha avuto un impatto devastante sui conti della società torinese. A ciò si aggiungono i costi legati alla gestione della rosa, che includono contratti particolarmente onerosi e investimenti non sempre ripagati sul campo. Il presidente della Juventus, Gianluca Ferrero, ha dichiarato: “Siamo consapevoli delle difficoltà attuali, ma stiamo lavorando per riportare il club alla stabilità finanziaria e sportiva che merita.”

Il contenimento delle perdite dell’Inter Dall’altra parte, l’Inter, sotto la guida del CEO Giuseppe Marotta, ha implementato una strategia di contenimento dei costi che ha permesso di ridurre le perdite rispetto agli anni precedenti. Nonostante l’impegno nella ricostruzione della squadra e l’importante piazzamento europeo, il club ha mantenuto una linea prudente sul mercato, riducendo gli ingaggi dei giocatori e puntando su giovani talenti. Marotta ha sottolineato: “Siamo fieri di quanto ottenuto finora e puntiamo a continuare il percorso di crescita sostenibile del club.”

Questa situazione riflette la più ampia crisi finanziaria che affligge il calcio italiano, dove molti club faticano a coniugare competitività sportiva e sostenibilità economica. Il fair play finanziario impone sfide sempre più stringenti per bilanciare investimenti e ricavi, rendendo il futuro delle società sportive italiane sempre più dipendente dalla capacità di generare entrate commerciali e dalla gestione efficace delle risorse.


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