Sergio Mattarella

Mattarella scioglie le Camere. Si voterà domenica 25 settembre, di fatto l’unico giorno possibile in base alle regole che concedono un massimo di 70 giorni dal giorno dello scioglimento ma anche un minimo di 60 per permettere le complesse operazioni di presentazione delle liste e una giusta campagna elettorale.

Sulla Gazzetta Ufficiale odierna sono stati pubblicati i decreti presidenziali per lo scioglimento del Senato e della Camera e la convocazione dei comizi per le elezioni. Il decreto di convocazione dei comizi elettorali è per le elezioni del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati per il 25 settembre 2022 e di determinazione della data della prima riunione delle nuove Camere fissata per il 13 ottobre 2022. Il decreto di assegnazione alle Regioni del territorio nazionale e alle ripartizioni della circoscrizione Estero riguarda il numero dei seggi spettanti per le elezioni per il Senato della Repubblica. Il decreto di assegnazione alle circoscrizioni elettorali del territorio nazionale e delle ripartizioni al territorio della circoscrizione Estero del numero dei seggi spettanti per le elezioni della Camera dei Deputati.

Le novità

Diverse le novità. La prima è che si eleggeranno meno parlamentari: seicento (400 alla Camera e 200 al Senato) invece dei 945 di tutte le legislature precedenti. La seconda è che tutti riceveranno due schede, anche i diciottenni: non c’è più la soglia dei 25 anni per partecipare alle elezioni del Senato. L’ulteriore data da segnare sul calendario è quella del 13 ottobre, quando si insedieranno le nuove camere e inizierà ufficialmente la XIX legislatura della Repubblica Italiana.

Le date, come da procedure, sono state fissata da un decreto licenziato nella serata di giovedì dal governo e che il presidente del Consiglio Mario Draghi e la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese hanno immediatamente portato al Quirinale per la firma del presidente Sergio Mattarella. Il 25 settembre è anche il capodanno ebraico, ma l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane ha chiarito in una nota che la data non pone ostacoli. Né c’è necessità di ridisegnare i collegi elettorali: sono stati definiti a fine 2020 e restano validi.