Il Tribunale di Roma ha ordinato il rientro in Italia di un gruppo di 12 migranti trasferiti in Albania dalla nave Libra della Marina Militare Italiana, scatenando un acceso dibattito politico. Il provvedimento di trattenimento per questi migranti era stato disposto dalla Questura di Roma il 17 ottobre 2024, dopo che i 12 erano stati portati nel centro di permanenza per il rimpatrio di Gjader, in Albania. I migranti fanno parte di un gruppo di 16 persone, tra cui 10 provenienti dal Bangladesh e 6 dall’Egitto, soccorsi dalla Guardia di Finanza nelle acque internazionali italiane il 13 ottobre scorso.
Secondo i giudici della sezione immigrazione, il trasferimento in Albania non è legittimo perché Bangladesh ed Egitto non possono essere considerati “paesi sicuri”, come previsto dalla Corte di Giustizia Europea in una sentenza del 4 ottobre. La decisione, basata sull’impossibilità di applicare la procedura di frontiera ai migranti provenienti da questi paesi, sancisce il loro diritto a essere riportati in Italia.
Il governo italiano, che aveva firmato un accordo con l’Albania nel febbraio 2024 per trasferire fino a 36.000 richiedenti asilo all’anno verso i centri albanesi, ha già annunciato che farà ricorso contro la decisione. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha dichiarato che il governo si muoverà per sollecitare una giurisprudenza superiore, come la Cassazione.
Scontro politico sull’accordo con l’Albania
La sentenza ha generato forti reazioni nel mondo politico. La Lega e Fratelli d’Italia hanno criticato la decisione dei giudici. La Lega ha definito “inaccettabile” l’ordinanza, mentre Fratelli d’Italia ha accusato la “sinistra giudiziaria” di sostenere quella parlamentare. Al contrario, la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha attaccato l’accordo tra Italia e Albania, definendolo “fuori legge”. “Si profila un danno erariale” per lo Stato, ha aggiunto Schlein, evidenziando come il trasferimento dei migranti verso l’Albania sia stato bocciato dai giudici italiani.
Nel frattempo, i dodici migranti torneranno in Italia, nonostante le Commissioni territoriali abbiano rigettato tutte le richieste di protezione internazionale, aprendo la via al loro possibile rimpatrio.
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