Nauticsud Napoli

“Ci sono le sovrintendenze che non danno una mano per la realizzazione di nuove ‘marine’, di porti: spesso si mettono di traverso. Le sovrintendenze devono capire che i tempi sono cambiati; è necessario uno sviluppo turistico, oltre della nautica da diporto, in una città come Napoli se vogliamo far crescere l’occupazione e l’economia. Occorre lavorare per giungere a intese con gli enti di controllo, la nostra disponibilità c’è”. Così Gennaro Amato, presidente di AFINA (Associazione Italiana Filiera della Nautica) in occasione della presentazione della 50ma edizione del Nauticsud, il Salone internazionale della nautica, in programma dal 10 al 18 febbraio nella Mostra d’Oltremare a Napoli.

Amato ha espresso questa opinione partendo dalla proposta di ampliamento del porto cittadino di Mergellina (che potrebbe vedere, dice, un aumento di 350 posti barca con un prolungamento del molo di sovraflutto) ma ha posto il tema della carenza di porti e dei vincoli burocratici per la nautica in tutto il Paese: “Negli ‘Stati Generali’ della nautica che si svolgeranno durante il Nauticsud porremo con forza le necessità di un settore in forte crescita e che da’ lavoro a migliaia di persone. Ma occorre risolvere il problema delle infrastrutture, a Napoli e in Campania ma anche nel resto d’Italia. Su 10 barche vendute solo 6 riescono a trovare un posto. E’ come dare le auto alle persone senza realizzare autostrade” ha affermato Amato. Il presidente di Afina ha affrontato anche il tema della sicurezza in mare sollecitando una regolamentazione ad hoc per “non mettere a repentaglio la vita delle persone”.

 

Alla presentazione sono intervenuti il presidente ed il consigliere delegato della Mostra d’Oltremare (organizzatrice dell’evento in collaborazione con AFINA), Remo Minopoli e Maria Caputo, il presidente della BCC di Napoli, Amedeo Manzo, Carlo De Matteis per la Camera di Commercio partenopea.