Bonus turismo - vista del Golfo di Napoli

Con un avviso pubblico ad hoc, il Ministero del Turismo ha definito nel dettaglio le regole per beneficiare del mix di incentivi previsti per le imprese del settore. Il superbonus del Turismo previsto dall’articolo 1 del Decreto di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, DL n. 152 del 2021 stabilisce requisiti e modalità di accesso a fondo perduto, credito d’imposta e finanziamenti, per gli interventi finalizzati a migliorare l’efficienza energetica delle strutture, alla riqualificazione antisismica, al superamento delle barriere architettoniche, ma anche per i lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia.

Beneficiari del contributo, gli operatori del settore, una platea ampia che comprende imprese alberghiere, agriturismi, strutture ricettive all’aria aperta, imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, stabilimenti balneari, complessi termali, porti turistici, parchi tematici acquatici e faunistici.

Una spinta al turismo. In Campania si stimano 6 milioni di arrivi.

Un provvedimento importante che potrebbe dare una spinta maggiore anche alla Regione Campania, ancora molto forte nel settore turistico, nonostante i contraccolpi della Pandemia, come ha accertato anche la Borsa Internazionale del Turismo di Milano. A certificarlo sono la BIT ed il rapporto di Federcultura. I dati forniti dalla Borsa contano un flusso turistico di circa 6 milioni di arrivi e 21,6 milioni di presenze. Un dato che garantisce a Napoli, Benevento, Salerno, Caserta ed Avellino di detenere il primato del Sud Italia. La Regione Campania è la prima in Italia per investimenti (177 milioni annui nel 2018) e per crescita di presenze nei nostri Musei (+37%).

Per gli operatori del turismo fino all’80% di credito di imposta

Con il superbonus agli operatori turistici è riconosciuto un incentivo nella forma del credito di imposta fino all’80 per cento delle spese ammissibili sostenute per gli interventi realizzati a decorrere dal 7 novembre 2021 e fino al 31 dicembre 2024, nonché per quelli avviati dopo il 1° febbraio 2020 e non ancora conclusi, a condizione che le relative spese siano sostenute a decorrere dal 7 novembre 2021. Ai medesimi soggetti potrà essere riconosciuto anche un incentivo nella forma del contributo a fondo perduto non superiore al 50 per cento delle spese sostenute, per un importo massimo pari a 40.000 euro.

 Procedure e termini

Le imprese interessate presentano apposita domanda al Ministero del turismo, esclusivamente per via telematica, registrando il proprio profilo.