Caro carburante: benzina supera i 2 euro al litro

Prezzo di benzina e diesel a livelli record. E’ dal lontano 2008 che il costo del carburante non raggiungeva la quota toccata oggi in tutti i distrubutori italiani. Venerdì mattina, la benzina è schizzata ad un prezzo medio di 2,024 euro/litro, mentre la media del diesel servito è aumentata a 1,904 euro/litro.

Rincari che inevitabilmente si riflettono anche sulle auto a gas: il GPL servito è a 0,821 euro/litro, mentre il metano servito ha raggiunto i 1,795 euro/kg.

Sono le conseguenze del conflitto in Ucraina e della drastica diminuzione delle forniture. I prezzi – che hanno già raggiunto livelli esorbitanti – sono destinati a crescere anche nei prossimi giorni. E’ quanto segnalato da Quotidiano Energia che monitora l’andamento del mercato in base ai dati resi pubblici dal Ministero dello Sviluppo economico.

Gli aumenti non si fermeranno

Con le quotazioni dei prodotti petroliferi in Mediterraneo che hanno chiuso ieri in forte crescita per il quarto giorno consecutivo, oggi si segnalano nuovi interventi al rialzo effettuati dalle compagnie sui prezzi raccomandati di benzina e diesel.
Secondo gli analisti, se il conflitto dovesse protrarsi ulteriormente, il costo della benzina potrebbe raggiungere la quota record di 2,5 euro a litro, 2,40 il gasolio.

Le ripercussioni 

L’effetto domino degli aumenti del costo delle materie prime investirà presto imprese e consumatori. Per i primi aumenteranno notevolmente i costi di produzione e di trasporto, i secondi trovaranno nei prossimi giorni rincari sui prodotti, oltre che sul costo dell’energia in bolletta.

Pessime notizie per un’economia alle prese con una difficile ripresa dopo essere stata travolta dallo tsunami ‘Covid’.