Svimez Sud

Da strumento per il rilancio delle “aree depresse” al termometro dell’efficienza degli Enti. Il Pnrr, nato come livellatore delle differenze interne ai Paesi e all’Unione, potrebbe fallire clamorosamente la propria mission scontrandosi con le inefficienze e le carenze delle pubbliche amministrazioni.

Sei Comuni su dieci nel Mezzogiorno giudicano complessa la partecipazione ai bandi del Pnrr e al Sud la realizzazione di un’infrastruttura sociale richiede nove mesi in più rispetto alla media dei Comuni italiani.

L’allarme di Svimez

Sono alcuni dei dati contenuti nello studio “I Comuni alla prova del Pnrr”, realizzato da Svimez, che sottolinea “il rischio di non realizzare gli investimenti del piano nei tempi previsti” e la necessità “di “dare continuità alle azioni di rafforzamento e supporto delle amministrazioni comunali”.

Secondo la ricerca, che ha coinvolto 600 Comuni italiani metà dei quali meridionali, a livello nazionale il 98% del campione ha partecipato ad almeno un bando e circa l’85% ne ha vinto almeno uno. Ma, spiega Svimez, “la principale motivazione indicata nel caso di mancata partecipazione riguarda la complessità dei bandi e le scadenze stringenti”.

Solo il 37% dei Comuni del Mezzogiorno ritiene agevole, o molto agevole, la partecipazione ai bandi, contro il 43% rilevato nel Centro-Nord. Tra i centri con meno di 30.000 abitanti la partecipazione è mediamente più alta nel Mezzogiorno, a fronte però di un tasso di aggiudicazione più contenuto. Nonostante le difficoltà di accesso in quasi otto casi su dieci i Comuni del Sud considerano il Pnrr un’occasione decisiva per la riduzione dei divari territoriali, mentre al Centro-Nord la pensano così sei su dieci.