Superbonus, impianto fotovoltaico - Reddito energetico - Case green

Con la pubblicazione del decreto per il “Fondo nazionale reddito energetico”, prende ufficialmente il via la sperimentazione che consentirà alle famiglie in difficoltà di installare pannelli solari senza alcun esborso. Un provvedimento atteso che punta a diffondere le rinnovabili e contrastare la povertà energetica, temi oggi più che mai cruciali.

Come funziona: i requisiti per accedere al finanziamento e gli importi 

Il funzionamento della misura è semplice: i nuclei familiari con ISEE inferiore a 15.000 euro oppure 20.000 con più di 3 figli, potranno chiedere al GSE l’erogazione di un finanziamento a fondo perduto per coprire l’intero costo di impianti fotovoltaici da 2 a 6 kW. Questi impianti, installati su abitazioni o pertinenze, dovranno essere realizzati da aziende certificate al fine di garantirne la piena funzionalità.

Attenzione al Mezzogiorno

Il reddito energetico nasce con una dotazione di 200 milioni stanziati fino al 2025, di cui il 80% prioritariamente destinato al Sud. Ma l’obiettivo è superare questa prima fase sperimentale assicurando continuità al fondo grazie al contributo dell’energia prodotta in eccesso e ceduta in rete. Un meccanismo virtuoso che apre alla possibilità di estendere la misura ad altre famiglie nel prossimo futuro.

Gli obiettivi: contrastare la povertà energetica e favorire la transizione ecologica

La povertà energetica purtroppo riguarda molti italiani: secondo gli ultimi dati Istat, oltre 2,2 milioni di famiglie hanno difficoltà nel riscaldare adeguatamente la propria abitazione. Colpiti soprattutto gli anziani e i nuclei numerosi al Sud Italia. Il caro bollette acutizza la crisi e rende sempre più strategico uno strumento come il reddito energetico, teso ad azzerare i costi energetici e favorire l’autoconsumo di energia rinnovabile.

Non solo aiuto economico quindi, ma anche opportunità concreta di adottare soluzioni ecocompatibili adottate. Gli impianti fotovoltaici sostenuti consentiranno infatti alle famiglie coinvolte di produrre in media 2-3 MWh/anno di elettricità pulita, pari al 30-50% dei loro consumi annui e quindi di un risparmio stimato in 100-150 euro/anno in bolletta. Una boccata d’ossigeno non da poco per bilanci già stretti.

Inoltre, la misura contribuirà ad accelerare la transizione ecologica del Paese, ancora troppo dipendente dai combustibili fossili. Secondo gli obiettivi UE, l’Italia dovrà incrementare fino a 72 GW la propria potenza fotovoltaica installata al 2030 contro i soli 21 GW attuali. Senza ulteriori semplificazioni normative e agevolazioni per i cittadini sarà difficile centrare questo target. Con il reddito energetico si compie un primo passo concreto in questa direzione.

Misura per un futuro sostenibile

Ora starà al GSE garantire celeri istruttorie per le domande e abbattere la burocrazia, in modo che le famiglie possano beneficiare realmente di questa opportunità già nei prossimi mesi. Perché impegnarsi nella lotta alla povertà energetica e accelerare sulla transizione significa garantire un futuro più sostenibile a tutti, partendo da chi è più in difficoltà.

di Serena Lena

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