Ambiente politica ENERGIE RINNOVABILI
Wind turbines turn behind a solar farm in Rapshagen, Germany, Thursday, Oct. 28, 2021. The climate change conference COP26 will start next Sunday in Glasgow, Scotland. (AP Photo/Michael Sohn)

Energie rinnovabili. In un contesto spesso dipinto come un Paese diviso in due velocità, una nuova narrativa emerge: è il Mezzogiorno d’Italia a guidare il cammino della trasformazione e dell’innovazione verso un futuro sostenibile.

I dati raccolti e analizzati dall’ “Atlante della Transizione Territoriale”, presentato durante gli Stati generali della Transizione dall’Associazione TES (Transizione Ecologica Solidale), confermano questa tendenza. All’evento hanno partecipato figure di spicco come il direttore di TES Alessandro Paglia, i presidenti onorari Andrea Orlando e Michele Fina, insieme al presidente della Commissione Ambiente del Senato Claudio Fazzone e altri importanti attori del panorama politico e ambientale.

Paesi Ocse: male l’Italia

Confrontando l’Italia con gli altri Paesi Ocse, emerge una realtà poco confortante. Il nostro Paese si trova in una fase di stallo, con progressi limitati e persino regressi su alcuni fronti. Sebbene undici obiettivi di sviluppo sostenibile mostrino lievi miglioramenti, su sei non si registra alcun progresso significativo. L’agricoltura sostenibile e la sicurezza alimentare rimangono obiettivi lontani, mentre la gestione dei mari continua a essere caratterizzata da uno sfruttamento eccessivo.

La strada verso la sostenibilità è ancora lunga, e i piani di investimento risultano ancora deboli. I dati sulla spesa pubblica evidenziano un preoccupante calo negli acquisti verdi da parte della Pubblica Amministrazione, nonostante l’obbligo del Green Public Procurement. Questo indica una mancanza di consapevolezza da parte dello Stato sull’importanza degli investimenti verdi.

L’onorevole Andrea Orlando, presidente onorario di TES, sottolinea l’inevitabilità della transizione ecologica e l’importanza di investire in progetti green. Questa transizione, necessaria per affrontare le sfide climatiche, digitali e sociali dei nostri tempi, potrebbe penalizzare le fasce più vulnerabili della popolazione se non accompagnata da programmi pubblici adeguati.

Sud Italia in vantaggio sul nord del Paese

Tuttavia, diversi Comuni italiani stanno già dimostrando di essere in prima linea nella transizione verso un modello più sostenibile. In particolare, nel Centro-Sud del Paese si registrano segnali di cambiamento positivi in settori cruciali per lo sviluppo economico.

Il settore agricolo, ad esempio, sta compiendo passi significativi verso pratiche sostenibili, con una crescita notevole delle colture biologiche. Anche nel campo delle energie rinnovabili, il Sud si distingue per l’utilizzo maggiore di fonti pulite, superando il Nord in termini di consumo energetico da rinnovabili e di energia elettrica da fonti rinnovabili.

Nonostante le sfide rimanenti, il Sud e il Centro del Paese mostrano anche un maggior impegno nella rendicontazione di pratiche sociali e ambientali e una maggiore estensione delle aree protette rispetto al Nord.

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