Giorgia Meloni Mia reddito di cittadinanza Assegno di inclusione

Il Governo Meloni è pronto a soppiantare il Reddito di Cittadinanza con la cosiddetta Mia, la misura di inclusione attiva. Da quanto trapela, già dalla prossima estate potrebbero esserci diversi cambiamenti per i percettori del sussidio: c’è chi potrebbe vedersi ridurre il sostegno e chi invece potrebbe perderlo definitivamente. Ma andiamo con ordine.

La prima novità che potrebbe essere introdotta dall’esecutivo nell’ambito della misura di sostegno al reddito e di inclusione nel mondo del lavoro è quella del requisito del patrimonio immobiliare.
Mentre per il Rdc la prima casa non costituiva ‘patrimonio immobiliare’, per la nuova Mia quest’ultima sarà esclusa dal patrimonio immobiliare solo se il suo valore Imu non supera i 150mila euro. Ciò significa che chi abita in una casa di valore elevato, anche se ereditata, con un Isee basso e un reddito basso, non potrà comunque accedere alla Mia.Per richiedere la nuova Mia bisognerà, inoltre, soddisfare specifici requisiti che prevedono:essere cittadino maggiorenne italiano o dell’Unione Europea, o suo familiare che sia titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente o cittadino di Paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo; avere un Isee entro i 7.200 euro; avere la residenza stabile in Italia da almeno 5 anni.

Beneficiari e importi

Oltre ai parametri, si restringono anche le fasce di popolazione che possono accedere al sostegno. Si tratta degli occupabili, cioè famiglie in cui ci sia almeno un soggetto tra 18 e 60 anni d’età, e famiglie povere inoccupabili in cui ci sia almeno un minorenne o un anziano over 60 o un disabile. Anche l’importo della Mia rispetto a quello del reddito di cittadinanza cambia ed è diverso in base alla tipologia di persona a cui viene riconosciuto.

L’importo della Mia è, infatti, di 375 euro al mese per gli occupabili e di 500 euro per gli inoccupabili. Per quanto riguarda la durata della nuova Mia, sarà valida per 18 mesi, come già previsto per il reddito di cittadinanza, per gli inoccupabili e per un anno al massimo per gli occupabili. Previsto l’obbligo di iscrizione ai centri per l’impiego e la Mia sarà corrisposta solo in seguito a ferrei controlli incrociati per verificare che ogni parametro sia rispettato.