Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera ad una nuova tappa della riforma fiscale con l’approvazione, in esame preliminare, di un decreto legislativo proposto dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti. Questo decreto introduce una serie di disposizioni cruciali per il riordino del sistema nazionale della riscossione, proponendo una riforma volta a garantire maggior efficacia, imparzialità ed efficienza, sempre nel rispetto dei diritti dei contribuenti.
Uno degli aspetti salienti di questa riforma riguarda l’Agenzia delle Entrate-Riscossione (AdER), per la quale si prevede una pianificazione annuale mirata a garantire la salvaguardia dei crediti tributari attraverso tempestive notifiche delle cartelle di pagamento e degli atti interruttivi della prescrizione, nonché una gestione efficiente delle attività di recupero.
Il discarico automatico
Una novità significativa è l’introduzione, a partire dal 2025, del “discarico automatico” dei ruoli affidati ad AdER dopo 5 anni dall’affidamento, fatta eccezione per casi specifici come procedure esecutive, concorsuali o accordi di ristrutturazione del debito. È importante sottolineare che il discarico non implica automaticamente l’estinzione del debito, dando all’ente creditore la possibilità di procedere autonomamente al recupero del credito non prescritto o, in caso di “nuovi e significativi elementi reddituali o patrimoniali del debitore”, di riportarlo ad AdER.
Per garantire trasparenza e controllo, sia il Ministero dell’Economia e delle Finanze che l’ente creditore avranno un ruolo nel monitorare l’azione di recupero dei crediti e il discarico automatico. Inoltre, è prevista la possibilità per l’agente della riscossione di definire contestazioni in via agevolata, riducendo i costi in caso di controversie.
Cambiare il rapporto tra contribuente e fisco
Altro punto di rilevanza è la creazione di una Commissione ad hoc, incaricata di individuare soluzioni legislative per i discarichi dei ruoli affidati ad AdER dal 2000 al 2024.
La riforma contempla anche una specifica disciplina per le “risorse proprie tradizionali” dell’Unione Europea e per le somme dovute a titolo di recupero di aiuti di Stato, le quali non saranno soggette al discarico automatico e alla reiscrizione a ruolo.
Una mossa volta a facilitare il rapporto tra contribuenti e fisco è l’estensione del numero massimo di rate per la rateizzazione ordinaria dei debiti fiscali, passando dalle attuali 72 a 120. Inoltre, in caso di comprovato peggioramento della situazione economica del debitore, si potrà prorogare il periodo di rateizzazione di una sola volta per una durata equivalente.
Infine, per agevolare le procedure amministrative e semplificare gli adempimenti, si prevede una maggiore concentrazione della riscossione nell’accertamento e una semplificazione delle pratiche connesse all’erogazione dei rimborsi fiscali da parte dell’Agenzia delle Entrate, anche in presenza di debiti iscritti a ruolo a carico dei beneficiari.
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