Caffè

I rincari toccheranno presto anche quello che rappresenta un vero e proprio rito per gli italiani: il costo del caffè, infatti, è cresciuto nelle ultime settimane del 18%; cifre ancora accettabili se si confrontano con quelle del cacao che, da gennaio, è aumentato del 150%. Sono i dati forniti dal Codacons che segnalano un aumento delle due materie prime e che presto potrebbe riverberarsi sulle tasche degli italiani.

Negli ultimi mesi, i mercati internazionali hanno registrato un notevole aumento delle quotazioni di cacao e caffè, raggiungendo nuovi record. Secondo quanto riportato dal Codacons, a inizio gennaio il prezzo del cacao era di circa 4.250 dollari la tonnellata, mentre mercoledì 24 aprile ha raggiunto quota 10.800 dollari, con un incremento del +154% da inizio anno. Analogamente, il caffè Robusta è passato dai 2.800 dollari la tonnellata di gennaio ai 4.250 dollari del 24 aprile, segnando un aumento del +51,8%, mentre l’Arabica è salito da 190 a 224 centesimi alla libbra (+18%) nello stesso periodo.

Le cifre

Questi rialzi delle quotazioni colpiscono materie prime utilizzate per prodotti ampiamente consumati in Italia, e potrebbero determinare una serie di aumenti dei prezzi al dettaglio per alimenti che fanno parte del quotidiano degli italiani. Solo per i prodotti a base di cacao e caffè, gli italiani spendono oltre 10,2 miliardi di euro all’anno, pari a circa 392 euro a famiglia.

Il cioccolato, ad esempio, genera un giro d’affari di circa 2 miliardi di euro nel Paese, con un consumo procapite di circa 2 kg. Le cialde e le capsule valgono 595 milioni di euro annui, mentre il caffè per moka registra vendite per 640 milioni di euro. Il business del caffè espresso consumato al bar ammonta a 7 miliardi di euro.

I consumatori hanno già risentito dell’andamento delle quotazioni, con un aumento significativo dei prezzi di prodotti a base di cacao e caffè rispetto allo scorso anno. Ipotesi un rincaro medio dei listini al dettaglio del +5% come effetto dei rialzi delle materie prime, i consumatori potrebbero affrontare una nuova stangata da 510 milioni di euro solo per i consumi di caffè e cioccolato.

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