Cresce l’attesa per l’elezione del nuovo Pontefice. Il Conclave per l’elezione del nuovo Papa inizierà ufficialmente mercoledì 7 maggio 2025, con la Messa “Pro eligendo Pontifice” alle ore 10 nella Basilica di San Pietro, presieduta dal cardinale decano Giovanni Battista Re, e proseguirà con l’ingresso dei cardinali elettori nella Cappella Sistina nel pomeriggio dello stesso giorno.
Sarà un momento cruciale non solo per la Chiesa cattolica ma anche per il quadro geopolitico internazionale, dove la voce del Pontefice incide spesso in ambiti diplomatici, culturali ed economici. Il cardinale Louis Raphael Sako, patriarca di Baghdad, ha parlato di un’elezione che potrebbe concludersi in soli due o tre giorni, sottolineando un “clima fraterno e di responsabilità”.
Degli iniziali 135 cardinali elettori, saranno 133 a entrare in Conclave, dopo che due porporati hanno comunicato l’impossibilità di partecipare per motivi di salute. Uno dei due è Antonio Cañizares Llovera, già arcivescovo di Valencia. Angelo Becciu, coinvolto in vicende giudiziarie, ha invece rinunciato a esercitare il diritto di voto, conformandosi alla decisione di Papa Francesco che, nel 2020, lo aveva privato dei diritti connessi al cardinalato.
Le congregazioni generali, che precedono il Conclave, hanno visto la partecipazione di 183 cardinali, di cui oltre 120 elettori, e hanno fornito un’occasione per riflettere sul futuro della Chiesa. Tra i temi emersi, l’urgenza di una nuova evangelizzazione, le sfide del relativismo culturale, il fenomeno della solitudine, ma anche le implicazioni della pace globale e i nodi economici che la Chiesa è chiamata a gestire, come già discusso nel pre-Conclave del 2013.
Significativo anche il messaggio lanciato dal Collegio cardinalizio alla comunità mondiale, per ringraziare del sostegno ricevuto dopo la morte di Papa Francesco. Le esequie e le messe dei novendiali stanno richiamando fedeli e delegazioni da tutto il mondo, confermando la rilevanza globale dell’evento.
In questo contesto, il nuovo Pontefice sarà chiamato a guidare una Chiesa sempre più globale e sfidata dalle trasformazioni del mondo contemporaneo. Un ruolo che richiederà visione spirituale, ma anche consapevolezza politica e sensibilità economica, in un’epoca segnata da profonde disuguaglianze e tensioni internazionali.
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