Stellantis ha chiuso il primo trimestre del 2025 con ricavi netti pari a 35,8 miliardi di euro, registrando un calo del 14% rispetto allo stesso periodo del 2024. A pesare negativamente sui risultati sono stati soprattutto minori volumi di consegne e prezzi di vendita sfavorevoli, in un contesto macroeconomico e commerciale sempre più complesso.
Nel dettaglio, le consegne consolidate sono diminuite del 9%, attestandosi a 1,2 milioni di unità. Il gruppo automobilistico spiega che il calo è legato a una riduzione della produzione in Nord America, determinata in parte dal prolungamento delle festività nel mese di gennaio, nonché agli effetti della transizione del portafoglio prodotti e alla flessione nei volumi dei veicoli commerciali leggeri nell’area Europa allargata.
Tuttavia, Stellantis segnala anche elementi di resilienza: nel corso del trimestre sono stati registrati segnali di ripresa della domanda, in particolare attraverso azioni di rilancio commerciale che hanno permesso di accrescere la quota di mercato nell’Ue30 rispetto al quarto trimestre 2024, e un aumento degli ordini negli Stati Uniti.
In un quadro globale reso incerto da tensioni geopolitiche e da possibili modifiche al regime tariffario, Stellantis ha deciso di sospendere la propria guidance finanziaria per il 2025. L’azienda specifica che sta lavorando attivamente con le autorità politiche per affrontare la questione delle tariffe doganali, adottando contestualmente misure di mitigazione per ridurne l’impatto sul business.
Infine, l’attenzione è anche rivolta al fronte della governance: Stellantis ha confermato che il processo di nomina del nuovo amministratore delegato è in fase avanzata e si concluderà entro la prima metà del 2025. Un passaggio cruciale per rafforzare la leadership del gruppo in una fase di trasformazione profonda del settore automotive, dove la transizione energetica, la digitalizzazione e l’incertezza geopolitica impongono decisioni strategiche rapide e lungimiranti.
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