Sono lontani i tempi in cui il calcio italiano poteva permettersi di annoverare nelle proprie rose calciatori di calibro mondiale nel pieno della loro carriera. Un altro calcio, altri tempi e altre regole. Dopo gli anni ’90 le principali squadre italiane hanno iniziato a perdere appeal e ad indebitarsi nel vano tentativo di mantenere il passo delle ‘miniere’ della Liga spagnola e della Premier League inglese.
La Serie A non è attrattiva, non ha saputo ammodernarsi e ha colpevolmente ‘dribblato’ investimenti su strutture e stadi di proprietà che, con il tempo, si sono rivelati vincenti nei campionati concorrenti.
Dallo studio dei bilanci dei 20 club di Serie A emerge un indebitamento consistente Juventus, Inter, Milan, Lazio e Roma.
Al 30 giugno 2021 la Juventus, che guida questa speciale classifica, ha registrato un ‘rosso’ di 389.218.723 euro; la Vecchia Signora è seguita dall’Inter con 297.307.186 euro. Sul gradino più basso di questo triste podio si posiziona la Roma con un passivo di 271.263.000 euro, mentre il Milan – quarto – è lontano a 101.630.000 di ‘rosso’. La più ‘virtuosa’ delle indebitate è la Lazio di Claudio Lotito che ha dichiarato un debito di 24.039.971 euro.
Nel report di Calcio e Finanza emerge un quadro preoccupante per il futuro, acuito dalla pandemia Covid, che rischia di far crollare l’intero sistema-calcio italiano.