Il Superbonus 110%, introdotto per incentivare l’efficientamento energetico degli edifici, ha finora comportato 123 miliardi di euro di oneri a carico dello Stato, ma ha interessato solo poco meno del 4,1% delle abitazioni in Italia. Secondo un’analisi della CGIA di Mestre, con tale somma sarebbe stato possibile realizzare 1,2 milioni di alloggi pubblici nuovi, un numero molto superiore rispetto alle attuali disponibilità di alloggi sociali del Paese.
Dal luglio 2020 al 31 agosto 2024, il Superbonus ha coinvolto circa 500mila edifici residenziali, su un totale di 12,2 milioni presenti in Italia, un dato che rappresenta oltre 6 punti di PIL. Tuttavia, il provvedimento ha favorito soprattutto i proprietari di immobili con una buona capacità di reddito, sollevando polemiche sul suo impatto sociale ed economico.
Il Veneto guida gli interventi, il Sud arretra
Tra le regioni, il Veneto è la zona dove si è registrato il maggior ricorso al Superbonus, con 59.652 interventi pari al 5,6% degli edifici residenziali della regione. Seguono l’Emilia-Romagna con il 5,4%, il Trentino-Alto Adige con il 5,4% e la Lombardia con il 5,2%. Al contrario, le regioni del Mezzogiorno hanno aderito meno: la Sicilia ha registrato solo il 2,2% di edifici interessati, seguita dalla Calabria con il 2,6% e il Molise e la Puglia con il 2,9%.
Costi elevati per edificio
L’onere medio per intervento si è attestato a 247.819 euro per edificio, con significative differenze a livello regionale. Il picco più alto si è registrato in Valle d’Aosta, con un costo medio di 401.040 euro per edificio, seguita da Basilicata e Liguria, entrambe con una spesa superiore ai 298mila euro. Al contrario, regioni come la Toscana e la Sardegna hanno riportato costi medi più contenuti, rispettivamente di 182.919 e 187.440 euro.
Dichiarazioni CGIA
La CGIA ha evidenziato come l’impatto del Superbonus sui conti pubblici sia stato notevole, ma con risultati limitati in termini di efficientamento energetico complessivo. “Con 123 miliardi si sarebbero potuti costruire 1,2 milioni di nuovi alloggi pubblici, 400mila in più di quelli attualmente disponibili. Il Superbonus ha avuto un effetto limitato sul parco immobiliare italiano e ha favorito principalmente chi già possedeva risorse economiche”, afferma la CGIA.
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