Il dibattito sulla manovra economica continua a scaldare gli animi all’interno della maggioranza di governo, con particolare attenzione alla proposta di tassare gli extraprofitti delle banche. L’iniziativa, pensata per sfruttare i guadagni straordinari che gli istituti bancari stanno registrando grazie all’aumento dei tassi di interesse, è destinata a finanziare altre misure di politica economica e sociale.
Non tutti, però, sono d’accordo su questo approccio. Forza Italia ha espresso forti riserve, sottolineando che una tassa di questo tipo potrebbe indebolire il sistema finanziario italiano e avere effetti negativi sull’economia reale. Il partito ha quindi proposto un dialogo con i principali attori del settore bancario. Paolo Barelli, capogruppo di Forza Italia alla Camera, ha dichiarato: “Siamo contrari a una misura che rischia di ridurre la capacità delle banche di erogare credito, soprattutto alle piccole e medie imprese”.
Il governo, tuttavia, sembra voler proseguire su questa strada, convinto che la tassazione degli extraprofitti possa rappresentare una fonte di entrate fondamentale per il bilancio dello Stato. Barelli ha comunque ribadito l’importanza di “aprire un tavolo di confronto con le banche” per evitare ripercussioni negative sul sistema economico. La discussione è destinata a intensificarsi nelle prossime settimane, mentre si delineano i dettagli della Legge di Bilancio.
Dello stesso avviso anche il segretario di Forza Italia e Ministro degli Esteri, Antonio Tajani: “Forza Italia è contraria a qualsiasi tassa sugli extraprofitti. Si danneggerebbero le banche di prossimità e si creerebbe incertezza sui mercati a danno dell’Italia. Si crei un tavolo con le banche per concordare soluzioni utili ai conti pubblici”. Lo scrive su X il vicepremier.
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