Sgombero vele di Scampia- Michele Di Bari e Gaetano Manfredi

Il quartiere di Scampia a Napoli ha segnato oggi una pietra miliare nella sua storia urbanistica e sociale. Con lo sgombero degli ultimi 11 nuclei familiari dalla Vela Rossa, si è conclusa un’operazione epocale: la rimozione definitiva dei residenti dalle celebri Vele, simbolo di degrado ma anche di resistenza, in attesa della costruzione dei nuovi alloggi previsti dal progetto ReStart Scampia.

Questa mattina, in un clima di ordine e sicurezza, le operazioni di sgombero hanno posto fine alla presenza abitativa nelle tre strutture, aprendo la strada a interventi di demolizione e ristrutturazione. Il piano, rimodulato nei tempi dopo il tragico crollo della Vela Celeste il 22 luglio scorso, si propone di abbattere la Vela Rossa e la Vela Gialla per fare spazio a edifici moderni e funzionali. La Vela Celeste, invece, verrà riqualificata per ospitare principalmente servizi pubblici.

Il progetto, che attinge a fondi del PNRR, risorse PON e il Fondo Periferie, coinvolge complessivamente circa duemila persone, tutte trasferite in abitazioni temporanee con il supporto del Contributo di Autonoma Sistemazione (CAS), finanziato inizialmente dal Comune e successivamente dal Governo. Questo contributo continuerà a sostenere le famiglie fino all’assegnazione delle nuove case.

Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha definito la giornata come “storica”, sottolineando il valore della collaborazione tra istituzioni, enti locali e comitati di abitanti. Ha ricordato con commozione le vittime del crollo di luglio, che hanno reso ancora più urgente e necessario intervenire per ridare dignità e sicurezza a un’area per troppo tempo dimenticata.

Manfredi ha evidenziato come questa operazione sia stata condotta senza tensioni, grazie al dialogo costante con i residenti e alla sinergia tra Comitato Vele, Ottava Municipalità e varie organizzazioni sociali. Ha inoltre ringraziato le forze dell’ordine, i servizi sociali e tutti gli attori coinvolti per il loro contributo in un processo che, ha detto, “dimostra che lo Stato non solo esiste, ma sa essere presente, rispettoso e incisivo.”

La riqualificazione di Scampia non si ferma alle Vele. Progetti paralleli interessano altre aree della città, come Taverna del Ferro e i Bipiani di Ponticelli, in un piano complessivo di rigenerazione urbana che punta a trasformare zone simbolo di degrado in quartieri vivibili e moderni.

Con questo traguardo, Scampia si avvia verso un futuro in cui le ferite del passato saranno cicatrizzate da nuove opportunità e strutture, in un percorso che mira a restituire al quartiere il suo potenziale e la sua dignità.


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