L’Anac (Autorità Nazionale Anticorruzione) ha chiarito che, nella predisposizione degli atti di gara per appalti pubblici, è fondamentale includere tutte le voci di spesa che compongono il valore dell’appalto, al fine di garantire una partecipazione equa e trasparente tra i concorrenti. Tale principio è stato ribadito in relazione a una procedura aperta indetta dall’IPAB Luigi Mariutto di Mirano (Venezia) per un servizio di assistenza socio-sanitaria dal valore di circa 8,7 milioni di euro.
L’Atto 1643/2024, firmato dal presidente dell’Anac e approvato dal Consiglio dell’Autorità il 9 ottobre 2024, ha evidenziato come la stazione appaltante avesse previsto una base d’asta costituita esclusivamente dai costi della manodopera, con conseguenti criticità.
Mancanza di trasparenza e rischio di vantaggi competitivi
Secondo l’Anac, questa impostazione, che non includeva voci fondamentali come le spese generali, l’utile d’impresa e i costi per materiali e attrezzature, avrebbe creato un indebito vantaggio competitivo per il precedente gestore, in possesso di informazioni privilegiate. Questa situazione, ha sottolineato l’Autorità, potrebbe violare i principi di concorrenza e non discriminazione, rischiando di distorcere il mercato.
L’Anac ha rilevato che la mancata inclusione di tutte le voci di spesa potrebbe compromettere la remuneratività dell’appalto e mettere a rischio l’efficacia della sua esecuzione. “Gli appalti pubblici devono sempre essere affidati a un prezzo che consenta un adeguato margine di guadagno per le imprese”, si legge nell’Atto, “in quanto le acquisizioni in perdita porterebbero inevitabilmente a una negligente esecuzione, oltre che a un probabile contenzioso”.
Carenze nei controlli e nella documentazione
Ulteriori lacune sono state riscontrate nella disciplina della fatturazione e dei pagamenti, che non chiariva se il servizio fosse remunerato a canone fisso o in base alle ore effettivamente erogate, né specificava la periodicità della fatturazione. Secondo l’Anac, “la mancata previsione di una compiuta disciplina dei controlli in corso di esecuzione può pregiudicare un’efficace attività di verifica e controllo sull’adempimento delle obbligazioni assunte dall’appaltatore”.
L’Autorità ha quindi ribadito la centralità della fase di esecuzione degli appalti, in quanto in essa si concretizzano le aspettative programmate nelle fasi di progettazione ed affidamento, garantendo la cura dell’interesse pubblico.
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