De Luca Calderoli autonomie differenziate

Fino a qualche settimana fa aveva tutti i contorni di uno scontro tra titani ed invece è stato un incontro dai toni istituzionali. Toni fermi ma pacati e mirati a costruire. Si tratta del faccia a faccia tra il ministro per le Autonomie regionali, Roberto Calderoli, ed il governatore campano, Vincenzo De Luca, che si è svolto a Palazzo Santa Lucia. Al centro dell’attenzione il tema dell’autonomia differenziata.

L’esponente di governo sta interloquendo con le Regioni per assimilarne dubbi, proposte e timori con l’obiettivo di concordare un testo base prima di Natale in Conferenza Stato Regioni e poi portarlo all’attenzione del Consiglio dei Ministri.

De Luca ‘leader’ del Sud Italia

De Luca, che ha raccolto le istanze dei colleghi del Sud, ha posto diversi punti sul tavolo. Tra questi l’inderogabile attenzione ai Lep (livelli essenziali di prestazione) ed il tema della sburocratizzazione. “La Campania – sostiene De Luca – ha un peso in Italia perché stiamo mettendo in ordine i conti. Dal 2019 abbiamo un bilancio in equilibrio. Noi accettiamo la sfida dell’efficienza. Attendiamo la conclusione del lavoro sulle autonomie e valuteremo. Pare che il ministro Calderoli abbia accettato la nostra posizione volta alla concretezza. Prima di parlare di autonomia, bisogna definire i Lep. Poi si può fare il resto”.

Forte l’attenzione anche sulla sburocratizzazione per velocizzare la macchina istituzionale ed amministrativa. De Luca, in tal senso, ha esposto sette punti al ministro Calderoli per i quali si chiede di concentrare la competenza nella mani delle Regioni: pareri ambientali, pareri energetici, piani paesaggistici, trasformazione urbanistica ed edilizia, portualità, insediamenti produttivi e Zes, silenzio assenso e silenzio devolutivo.

Calderoli difende l’autonomia differenziata

“L’autonomia regionale – afferma il ministro Calderoli – premia le amministrazioni capaci e queste bisogna metterle in condizioni di lavorare. Va trovata la quadra con tutte le Regioni e poi bisognerà confrontarsi con i ministeri che dovrebbero cedere parte delle loro competenze. Anche qui ci sarà da lavorare per evitare resistenze. Un passo fondamentale sarà la definizione dei Lep entro i prossimi sei mesi. Escludo commissioni bilaterali, che da sempre non hanno portato a nulla. L’Italia deve viaggiare insieme e ci si augura tutti ad una buona velocità”.

di M. Alt.