Alessandro Di Ruocco

Alessandro Di Ruocco è presidente del consiglio di amministrazione della Rdr, azienda specializzata nella depurazione e nel trattamento delle acque. Dal giugno 2020 è Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriali Napoli. Molto attento alle tematiche riguardanti la sostenibilità, che ritiene “Il cavallo di battaglia dei giovani imprenditori”.

Quali sono gli aspetti della manovra di Bilancio del governo Meloni che non hanno soddisfatto le aspettative?

“Si poteva fare di meglio. Soprattutto per quanto riguarda il cuneo fiscale, non molto favorevole per le imprese. Credo debba essere una priorità fare uno sforzo in più per favorire sia i lavoratori dipendenti che i datori di lavoro. Obiettivo del governo è arrivare a un taglio di 5 punti percentuali del cuneo fiscale entro il 2027. Questo dovrebbe valere almeno per tutti i redditi entro i 35mila euro, con uno sgravio che peserebbe per due terzi a favore del lavoratore e per un terzo a favore dell’impresa. Oggi il taglio è del 2% per i redditi entro quella soglia, aumentato al 3% nel 2023 per chi guadagna fino a 20mila euro annui. Tutto a favore dei lavoratori. Bene, ma bisogna provare ad alzare in parte queste percentuali, per rendere più ottimiste le imprese. Questa è la chiave per un win-win”

Il PNRR può rappresentare un’opportunità…

“Il PNRR è un’opportunità, è un volano significativo, ma la sua efficacia va di pari passo con le riforme che attendiamo in Italia. La parola d’ordine è sostenibilità ambientale e sociale, obiettivo difficile da raggiungere se non vi sono pubbliche amministrazioni performanti. La sostenibilità è il cavallo di battaglia degli imprenditori emergenti che sanno quanto il raggiungimento di alcuni obiettivi possa rendere le imprese competitive”.

Che Natale sarà per le imprese, dopo le pesanti ricadute del conflitto tra Russia e Ucraina e il conseguente caro energia?

“E’ un Natale che sicuramente desta preoccupazione. ll Pil italiano crescerà a ritmi ancora sostenuti nel 2022 (+3,9%) per poi rallentare significativamente nel 2023 (+0,4%). L’economia globale si trova ad affrontare un doppio rischio di ribasso, da una parte le pressioni inflazionistiche persistenti, dall’altro il trascinarsi della guerra Russia-Ucraina, che esacerba la crisi energetica in corso, sballando il mercato anche delle materie prime”.

Tra i progetti messi in campo da Confindustria, qual è, secondo lei, quello che merita una menzione speciale?

“Abbiamo avviato un progetto insieme all’ufficio scolastico regionale, un percorso di orientamento denominato ‘Fibre’, rivolto agli istituti scolastici. Riteniamo che le fibre siano importanti per il corpo umano così come i ragazzi, la fascia giovanile, sia fondamentale per la crescita e lo sviluppo delle aziende. L’intento è quello di ridurre la piaga della dispersione scolastica, oggi fra le percentuali più alte in Europa. Il primo incontro si terrà a S.Giovanni a Teduccio presso l’istituto comprensivo Vittorino Da Feltre. Non a caso abbiamo scelto di iniziare proprio dalla periferia”.