Autonomia Differenziata

Passo in avanti per l’Autonomia differenziata e scoppiano le polemiche. Il Senato ha approvato in prima lettura il ddl Calderoli con 110 voti a favore, 64 contrari e 30 astenuti. Il provvedimento poi dovrà passare alla Camera per la definitiva approvazione a meno che non si apportino modifiche e quindi bisognerà ripassare per Palazzo Madama. L’iter è comunque in piena attività ed il dibattito politico si infiamma. La maggioranza dichiara che sarà un’opportunità di crescita anche per i Sud, responsabilizzando le classi dirigenti, mentre per le opposizioni, ma anche per diversi governatori meridionali ed associazioni di categorie produttive, si tratta di una “legge spacca Italia”.

La maggioranza difende la riforma

“L’autonomia differenziata – ha spiegato il senatore della Lega Gianluca Cantalamessa in occasione di un recente evento pubblico a Napoli – è un’opportunità per il Sud. Il centralismo sta impoverendo il Meridione ed anche il Nord. Questa riforma rappresenta una sfida per gli amministratori senza dare più alibi. Il nostro obiettivo è dare opportunità ai nostri giovani”.

La questione gira intorno ai Lep (Livelli essenziali delle prestazioni) per garantire servizi adeguati e uguali su tutto il territorio nazionale. La Lega di Matteo Salvini spinge per la sua riforma di bandiera con il sostegno di Fratelli d’Italia e Forza Italia, che come riforme hanno a cuore rispettivamente il premierato e la giustizia, ma allo stesso tempo le forze politiche guidate da Giorgia Meloni e Antonio Tajani sanno che non possono andare avanti senza garantire il rispetto dei Lep per non perdere il Sud economicamente e politicamente. Un impegno che la Meloni prese anche nel settembre 2022 quando scelse di chiudere la sua campagna elettorale proprio a Napoli.

“L’autonomia differenziata in esame – ha spiegato il senatore di Forza Italia Franco Silvestro in occasione del recente congresso del partito a Napoli – è completamente diversa da quella di 20 anni fa. È un’opportunità farla e bisogna puntare ad avere amministratori capaci. In Senato sui Lep mi sono espresso in maniera chiara. Sono imprescindibili. Ho avviato sin da subito un’indagine conoscitiva e gireremo il territorio italiano da Nord a Sud per capire bene l’intera situazione. Nella mia squadra ci sarà anche il magistrato e consigliere comunale di Napoli, Catello Maresca“.

Le opposizioni: “Spaccano il Paese”

Sul piede di guerra dopo il voto in Senato sono le opposizioni che denunciano il ddl Calderoli come un “provvedimento spacca Italia”. Questa autonomia – afferma la senatrice del Pd Valeria Valenteè di fatto una secessione voluta dalla Lega, che l’ha ottenuta da FdI in cambio del premierato. È uno scalpo da offrire ai propri elettori per le europee. Si tratta di una legge dannosa e ingiusta che aumenterà le disuguaglianze già esistenti fra Nord e Sud e danneggerà la competitività dell’intero Paese. Vengono calpestati coesione, solidarietà e uguaglianza sanciti dalla Costituzione. L’Italia diventerà un Paese più parcellizzato e fragile allontanandosi da quel percorso di costruzione degli Stati Uniti d’Europa di cui abbiamo bisogno per rispondere alle sfide del presente”.

 

Critiche anche dalla senatrice del Movimento 5 Stelle, Mariolina Castellone: “Sta andando in scena il tradimento di coloro che si dicono patrioti. Abbiamo già la prova che dare più poteri alle Regioni crea disuguaglianze. L’esempio è la sanità a seguito della riforma del Titolo V della Costituzione. Col l’Autonomia differenziata si arriverebbe a 23 materie e fino a 500 funzioni. Per garantire i Lep ci vorrebbero 80-100 miliardi di euro. Questa riforma a costo zero è impossibile farla se non danneggiando che già sta indietro. Ad esprimere dubbi sono stati anche l’Ue, la Cei, Confindustria e la Banca d’Italia. Chi vorrà fare impresa si scontrerà con leggi diverse da regione in regione e questo creerà problemi. La pandemia ha insegnato che certe materie vanno gestite collegialmente e non ognuno per sé”.

di M.OLA.

____________________________________________

Per restare sempre aggiornato, segui i nostri canali social Facebook, TwitterLinkedIn