Superbonus

Si cercano graduali soluzioni alle problematiche sollevate dalle imprese in merito al blocco del superbonus. Proroga di tre mesi fino al 30 giugno per le villette, esclusione dallo stop allo sconto in fattura e alle cessioni dei crediti per onlus, Iacp e barriere architettoniche e soluzione per i lavori di edilizia libera, come infissi e caldaie. Sono i temi su cui si va verso una “soluzione condivisa” in commissione Finanze alla Camera, dove si inizia domani il voto sugli emendamenti al decreto superbonus.

Lo riferisce il relatore del decreto, Andrea De Bertoldi (FdI), dopo un confronto con la maggioranza, il governo e le opposizioni, spiegando come su questi temi si sia trovato un accordo.

Crediti incagliati

Manca ancora una soluzione per risolvere il problema dei crediti incagliati legati ai bonus edilizi. Le trattative sul tema, nell’ambito del decreto superbonus, su cui inizia domani il voto in commissione Finanze alla Camera, non sarebbero andate a buon fine. Il nodo, secondo quanto si apprende, sarebbe ancora ‘sub iudice’, con l’ipotesi di utilizzare gli F24 in compensazione, proposta da Abi e Ance, e che è stata oggetto anche di un pressing bipartisan in Parlamento con diversi emendamenti al decreto, su cui ci sarebbe una forte opposizione da parte della Ragioneria generale dello Stato.

Spese edilizie

Si va verso una soluzione per sbloccare il nodo del termine del 31 marzo per comunicare all’Agenzia delle Entrate le opzioni di cessione o sconto in fattura relative alle spese edilizie del 2022. La soluzione che potrebbe arrivare nelle prossime ore e su cui sta lavorando il relatore del decreto superbonus, Andrea De Bertoldi (FdI), partirebbe dalla riformulazione di un suo emendamento per consentire di comunicare l’opzione anche prima della conclusione dell’accordo di cessione. E per rendere la modifica operativa da subito potrebbe arrivare già domani un comunicato legge del Mef. Inoltre, si interverrebbe anche sulle regole della remissione in bonis, consentendo il completamento della procedura oltre il termine con il versamento di 250 euro all’Agenzia delle Entrate.