Nel 2023, gli italiani hanno continuato a dimostrare una forte preferenza per l’uso del contante, con un aumento significativo nei prelievi dagli sportelli automatici. Secondo un report del Centro studi di Unimpresa, i prelievi di contante hanno raggiunto i 360 miliardi di euro, con un incremento di 10 miliardi rispetto al 2022 (+2%) e di 18 miliardi rispetto al 2021. Questo dato si traduce in un volume impressionante di quasi un miliardo di euro ritirato ogni giorno dagli ATM.
Nonostante questa tendenza, anche i pagamenti digitali hanno registrato un’importante crescita. Nel 2023, le transazioni effettuate tramite strumenti di pagamento virtuali, inclusi bonifici, assegni e carte di credito o debito, hanno toccato i 426 miliardi di euro, rispetto ai 382 miliardi dell’anno precedente. Questo rappresenta un aumento di 44 miliardi di euro (+11,5%).
L’adozione delle carte di pagamento continua a espandersi: nel 2023, le carte in circolazione in Italia hanno superato i 120 milioni, con un incremento di oltre 5 milioni di nuove tessere rispetto al 2022 (+4,5%). Tra queste, le carte di debito hanno visto un aumento di 2,7 milioni (+4,2%), mentre le carte prepagate, sempre più diffuse tra i minorenni, sono cresciute di 2,1 milioni (+7,1%).
Tuttavia, nonostante la crescente diffusione della “moneta di plastica”, l’Italia rimane significativamente indietro rispetto alla media dell’area euro in termini di utilizzo di pagamenti alternativi al contante. La media italiana si attesta su appena 200 operazioni medie pro-capite all’anno. In confronto, la media nell’area euro è di 370 operazioni, con Paesi come la Francia (424), i Paesi Bassi (670) e la Finlandia (598) che si collocano ben al di sopra.
Questo quadro conferma la doppia anima dell’Italia, divisa tra la tradizione del contante e un crescente interesse verso l’innovazione dei pagamenti digitali, che però richiede ancora tempo per raggiungere i livelli dei principali Paesi europei.
Leggi le notizie di Piazza Borsa
Per restare sempre aggiornato, segui i nostri canali social Facebook, Twitter e LinkedIn