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Viaggio istituzionale italiano per la presidente della Commissione Europea Ursula von del Leyen. È in corso l’incontro tra la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e Romano Prodi questa mattina a Roma.

Successivamente, al Teatro Quirino, Von der Leyen parteciperà questa mattina alla presentazione del libro ‘La saggezza e l’audacia. Discorsi per l’Italia e per l’Europa’ di David Sassoli a cui partecipano lo stesso Prodi ed Enrico Letta. Successivamente, Von der Leyen incontrerà a Palazzo Chigi la presidente del Consiglio Giorgia Meloni

Dagli incontri di oggi, secondo fonti vicine alla presidenza Ue, dovrebbero emergere novità in merito a temi prioritari per l’Italia e l’Europa.

Pnrr

Il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza sarà certamente tra i temi principali sul tavolo. L’Italia, in teoria, vorrebbe più tempo per la messa a punto dei target concordati con l’Ue. Il problema, per il governo, non è la quantità di risorse ma il loro assorbimento. Difficilmente l’Ue accetterà di rinviare a oltre il 2026 la deadline del Next Generation. Ma sulle modifiche del piano la trattativa è aperta e, sottotraccia, è arrivata ad un livello già avanzato. L’Italia è in attesa che la Commissione dia la sua valutazione sulla richiesta della terza tranche di fondi. Ma il nodo è di lungo periodo.

L’Ue, di fatto, ha permesso di aggiungere un capitolo al piano, quello del RePower Ue, nell’ambito del quale all’Italia spetteranno circa 9 miliardi. Roma vuole un negoziato sulle modifiche più ampio.

Inflaction Reduction Act europeo

Altro tema è quello riguardante il cosiddetto Inflaction Reduction Act europeo in risposta alle legge sull’inflazione americana. Bruxelles vuole evitare di andare allo scontro con Washington aprendo una controversia al Wto ma, a questo punto, vuole rispondere con i fatti in due mosse: un regime agevolato per gli aiuti di Stato e un fondo di sovranità a protezione dell’industria, sempre nel solco del Green Deal. Due obiettivi complicati, che saranno sul tavolo del Consiglio europeo del 9 e 10 febbraio. Roma non è contraria all’idea ma, nelle riunioni dei rappresentanti dei 27 all’Ue, ha già ricordato quale sia il rischio che si nasconde dietro un liberi tutti sugli aiuti di Stato: agevolare chi ha lo spazio fiscale maggiore, come la Germania.

Migrazione

Al summit dei leader di febbraio ci sarà un altro dossier caldo sul tavolo, quello della migrazione. Ne parleranno anche von der Leyen e Meloni partendo da un punto sul quale, in realtà, non c’è mai stata divergenza tra Italia e Ue: i migranti in mare devono essere salvati. Passi avanti potrebbero arrivare nel breve periodo sulla dimensione esterna del dossier, sul quale la presidenza svedese vuole accelerare. L’obiettivo è creare un articolato piano per i rimpatri e un Sistema di preferenze generalizzate (Spg) per i Paesi d’origine che cooperano, concedendo tariffe agevolate per i prodotti in via d’esportazione. E’ una strada in salita e dispendiosa sulla quale, tuttavia, c’è più o meno l’intesa di tutti in Ue. Intesa che resta invece lontana sul sistema dei ricollocamenti, sul quale l’Italia chiede, tra l’altro, più responsabilità da parte degli Stati che finanziano le Ong che operano nel Mediterraneo.