Benzina aumento pieno di benzina

I sondaggi per la prima volta registrano un segno negativo per Fratelli d’Italia. Il partito di Giorgia Meloni conosce la sua prima flessione dalle elezioni di settembre proprio in concomitanza con l’aumento di benzina e diesel e la decisione di non confermare il taglio delle accise sui carburanti.

E’ probabilmente un caso ma intanto il governo valuta azioni per combattere gli aumenti e contrastare eventuali speculazioni sui listini. Oggi la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, insieme con il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, incontrerà a Palazzo Chigi il Comandante Generale della Guardia di Finanza, Gen. Giuseppe Zafarana, per fare il punto e valutare ogni possibile ulteriore azione di contrasto volta a scongiurare aumenti considerati anomali.

Ieri il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha annunciato che nel Cdm previsto per il pomeriggio di oggi, intorno alle 18.30, i ministri ragioneranno “se tra guerra, caro materiali e caro materie prime sia il caso di intervenire, se ci siano denari per intervenire”.

”Sono contento – aveva spiegato il ministro – che ci siano dei controlli a tappeto perché qualcuno ahimè, anche in questo caso, come per gas e luce, ne sta approfittando. Per lo stesso prodotto non puoi pagare 1,70 euro in una città e 2,30 euro in un’altra”, osservava. Quindi, intanto occorre ”bloccare i furbi e far pagare chi sta esagerando. Poi conto che i prezzi in discesa arrivino anche alla pompa di benzina perché non può calare il prezzo del barile e aumentare il prezzo al distributore”.

Le violazioni

Intanto la Guardia di Finanza ha reso noto ieri il numero delle contestazioni sollevate per violazione della disciplina dei prezzi dei carburanti nel 2022: su 5.187 interventi, sono state 2.809 le violazioni riscontrate. Di tali violazioni, 717 hanno riguardato la mancata esposizione e/o difformità dei prezzi praticati rispetto ai prezzi indicati e 2.092 l’omessa comunicazione al ministero.