Le recenti dichiarazioni di Fabio Ciciliano, capo del Dipartimento della Protezione Civile, hanno suscitato forte preoccupazione e richieste di chiarimento da parte di istituzioni e imprenditori locali. Durante un incontro con i cittadini a Pozzuoli, Ciciliano ha risposto alla domanda di un residente sulla possibilità di una scossa di magnitudo 5 affermando: “La scossa di quinto grado? Cadono i palazzi e conto i morti. Funziona così”.
Una frase che ha sollevato pesanti interrogativi sulla preparazione delle autorità di fronte al rischio sismico nell’area dei Campi Flegrei, già da tempo interessata da un fenomeno di bradisismo con scosse di crescente intensità.
Gli industriali napoletani: “Dichiarazioni gravi, servono risposte”
In una nota congiunta, Costanzo Jannotti Pecci, presidente dell’Unione Industriali Napoli, e Angelo Lancellotti, presidente di Acen (Associazione Costruttori Edili Napoli), hanno espresso preoccupazione e sconcerto per le parole di Ciciliano, sottolineando la necessità di un immediato chiarimento da parte delle istituzioni.
“Se un possibile aumento della magnitudo delle scosse può provocare distruzioni e morti, è inammissibile che non si sia ancora provveduto a definire un piano di emergenza adeguato per la salvaguardia delle persone che vivono nelle aree potenzialmente a rischio”, si legge nella nota.
Gli imprenditori ricordano che, fino a oggi, gli enti preposti hanno fornito valutazioni rassicuranti sul rischio vulcanico, escludendo la possibilità di eventi catastrofici immediati. Per questo motivo, la presa di posizione di Ciciliano appare contraddittoria rispetto alle informazioni finora diffuse dalle autorità scientifiche.
Preoccupazioni per la sicurezza e per l’economia locale
Jannotti Pecci e Lancellotti hanno evidenziato come dichiarazioni di questo tipo possano generare panico e danni economici significativi, in particolare per il settore turistico, che rappresenta una risorsa chiave per l’economia dell’area flegrea.
Se le affermazioni del capo della Protezione Civile non si basano su dati scientifici certi e inoppugnabili, rischiano di avere effetti devastanti sulla fiducia dei cittadini e degli investitori. Al contrario, se la minaccia fosse reale, sarebbe urgente e indispensabile conoscere le misure che il Governo sta adottando per garantire la sicurezza della popolazione.
La richiesta alle istituzioni: chiarezza immediata
Gli imprenditori napoletani chiedono un intervento rapido e trasparente da parte del Governo e delle autorità competenti, affinché si faccia luce sulle reali condizioni di rischio e si chiarisca quali azioni concrete siano state messe in atto per gestire l’emergenza.
“Le dichiarazioni di Ciciliano, se fondate, richiederebbero una risposta immediata alla domanda: cosa si sta facendo per evitare un disastro?”, concludono Jannotti Pecci e Lancellotti.
L’attenzione ora è rivolta alle istituzioni, che dovranno dissipare ogni dubbio e garantire che il piano di sicurezza per l’area flegrea sia efficace e pronto a fronteggiare ogni possibile scenario.
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