A gennaio 2025, il commercio estero italiano registra un aumento sia delle esportazioni che delle importazioni. Le importazioni crescono del 3,2% su base mensile, superando il +0,6% dell’export. Su base annua, le esportazioni segnano un incremento del 2,5% in valore, ma subiscono una contrazione del 2,6% in volume, mentre le importazioni registrano un aumento dell’8,8% in valore e del 4,1% in volume.
L’export è sostenuto dall’aumento delle vendite nei mercati extra-Ue (+3,3%), con crescite significative in Svizzera (+13,6%), Regno Unito (+12,1%) e Stati Uniti (+6,2%). In calo, invece, le esportazioni verso la Cina (-24,1%), che fornisce il contributo negativo più ampio. Tra i settori più performanti si distinguono farmaceutico (+33,6%), alimentare e bevande (+7,4%) e metalli di base (+6,4%), mentre subiscono contrazioni autoveicoli (-15,8%), coke e petroliferi raffinati (-16,7%) e abbigliamento (-9,2%).
L’import cresce del 18,0% dai paesi extra-Ue e del 2,2% dall’area Ue, trainato dagli acquisti di prodotti chimici, metalli di base e farmaceutici. Il deficit energetico si amplia a -4.693 milioni di euro rispetto ai -4.233 milioni dello stesso mese del 2024, mentre il saldo commerciale complessivo si attesta a -264 milioni di euro, in netto peggioramento rispetto al surplus di 2.495 milioni di gennaio 2024.
I prezzi all’import segnano un incremento dello 0,4% su base mensile e dell’1,4% su base annua, accelerando rispetto al +0,1% di dicembre 2024. L’andamento è influenzato dal rialzo dei prezzi dei prodotti energetici, in particolare petrolio greggio, e dei beni intermedi.
Nonostante la crescita delle esportazioni, il quadro generale evidenzia una pressione sul saldo commerciale, con un deficit contenuto ma in peggioramento. Il trend dei prezzi all’import e l’aumento del deficit energetico restano fattori chiave da monitorare nei prossimi mesi.
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