L’Italia del 2023 si presenta come uno scenario di disparità economiche evidenti, come emerge dai dati sulle dichiarazioni Irpef pubblicati dal dipartimento delle Finanze del Mef. Con 42 milioni di dichiarazioni totali, in aumento del 1,3% rispetto all’anno precedente, e un reddito medio nazionale di 23.650 euro (+4,9%), il quadro evidenzia una realtà spaccata tra il nord e il sud del paese.
La Lombardia si conferma come la regione più ricca d’Italia, con un reddito medio di 27.890 euro, seguita dalla provincia autonoma di Bolzano con 27.230 euro. Al contrario, la Calabria rimane la regione più povera, con un reddito medio di 17.160 euro. Questa disparità territoriale si riflette anche nei comuni, con Portofino in cima alla lista dei più ricchi, dove il reddito medio sfiora i 100 mila euro.
Sud vs Nord
Situazione di ‘sofferenza’ per il Sud, in particolare Campania, Sicilia e Calabria. D’altronde, come fa notare il Ministero dell’Economia e delle Finanze nella nota che ha accompagnato il rilascio dei dati, il reddito medio complessivo più elevato lo fa registrare la Lombardia (27.890 euro), seguita dalla Provincia Autonoma di Bolzano (27.230 euro). La Calabria, invece, presenta il reddito medio più basso: 17.160 euro. “Continua, quindi, ad essere significativa la distanza tra il reddito medio delle regioni centro-settentrionali e quello delle regioni meridionali”, conclude la nota.
Lombardia e Piemonte fanno “il pieno”
L’analisi dei comuni più ricchi rivela una predominanza della Lombardia e del Piemonte, con 16 comuni lombardi e 10 piemontesi nella top 30. Al contrario, la situazione è diversa per i comuni più poveri, dove ben 10 sono calabresi e 4 molisani. La distribuzione del carico fiscale mostra come il 20% dei contribuenti con redditi superiori a 35.000 euro paghi il 63% dell’imposta totale, evidenziando una maggiore pressione fiscale sulle fasce di reddito più alte.
I dati sulle dichiarazioni del 2023 forniscono anche informazioni sull’origine del reddito degli italiani, con il reddito da lavoro dipendente e da pensione che rappresenta circa l’83% del reddito complessivo dichiarato. I redditi da lavoro autonomo sono i più elevati, con una media di 64.670 euro, seguiti da quelli degli imprenditori con 27.420 euro. I lavoratori dipendenti dichiarano mediamente 22.280 euro e i pensionati 19.750 euro.
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