Piano idrico Campania
Foto: Ente Idrico Campano

Un investimento complessivo che sfiora i 2,5 miliardi di euro. È quanto prospettato dalla Regione Campania all’interno del suo piano idrico per migliorare l’utilizzo dell’acqua ed evitare perdite e dispersioni. Si punta all’autosufficienza regionale e soprattutto a non sprecare l’acqua, che in questo mondo dal clima in continuo mutamento resta una risorsa unica e di vitale importanza.

In particolare gli interventi di Palazzo Santa Lucia sono mirati alle dighe, alle sorgenti, agli impianti di irriguo industriale ed alle reti idriche. Per quanto riguarda quest’ultime da una ricognizione del fabbisogno regionale sono stati individuati interventi necessari per oltre 842 milioni di euro. La Regione ha già finanziato fino ad ora interventi per oltre 192 milioni di euro che riguardano il territorio di 92 comuni. Forte l’attenzione pure sul tema dell’acqua potabile.

Gli interventi

Programmati interventi su dighe e sorgenti nel territorio campano: la spesa prevista è di 678 milioni di euro di cui 525 già coperti da finanziamento e 153 da reperire. In merito all’irriguo industriale gli interventi tenuti in conto sono oltre 40 che impegnano altre centinaia di milioni di euro. Fondi in parte già stanziati ed altri da reperire per un piano idrico regionale di vasta portata che abbraccia più settori, da quello domestico e quello industriale, allo scopo di razionalizzare l’utilizzo della risorsa idrica ed evitarne lo spreco attraverso infrastrutture innovative. Impianti vetusti che è giunta l’ora di rivedere.

Le cifre

In definitiva, in Campania, sono disponibili ad oggi finanziamenti regionali pari a 823 milioni di euro così divisi: 468 milioni di euro su FESR 2021-2027, 115 milioni di euro su FSC, 205 milioni di euro su PNRR, 35 milioni di euro su POC per le progettazioni.

M. Alt.