Caro energia confapi campania, bollette

Nel 2023, la domanda di energia elettrica in Italia ha registrato una flessione del 3,2%, attestandosi a 305,0 TWh (terawattora). A rivelarlo è il rapporto annuale del Mase sulla situazione energetica nazionale, presentato a Roma. Il dato rappresenta un calo rispetto al 2022, riflettendo una generale contrazione dei consumi in vari settori dell’economia.

Nel comparto industriale, l’indice dei consumi elettrici ha visto una diminuzione più marcata del 3,9% rispetto all’anno precedente, con un leggero rialzo solo nel mese di dicembre, segnalando una potenziale inversione di tendenza a fine anno. Anche il settore dei servizi ha subito una riduzione nei consumi elettrici, seppur meno rilevante rispetto all’industria, con un calo pari al 1,2% rispetto al 2022.

Consumi industriali in contrazione. Secondo i dati del Mase, l’industria ha sofferto maggiormente il calo della domanda energetica, con una riduzione complessiva del 3,9%. Questo trend riflette l’andamento economico generale del 2023, caratterizzato da una ripresa lenta e da un contesto internazionale ancora incerto.

Il settore dei servizi regge meglio. Nonostante la diminuzione dei consumi, il settore dei servizi ha mostrato una maggiore resilienza, con una flessione contenuta all’1,2%. Questo comparto sembra quindi essere meno influenzato dalle dinamiche economiche globali rispetto all’industria.

Il mese di dicembre 2023 ha segnato un primo segnale di ripresa, soprattutto per l’industria, facendo sperare in un possibile recupero per il 2024. Il rapporto del Mase evidenzia tuttavia come l’Italia stia attraversando una fase di transizione energetica, in cui la riduzione della domanda potrebbe essere legata anche a una maggiore efficienza e consapevolezza nell’uso delle risorse energetiche.

Il calo dei consumi energetici rappresenta un segnale di cambiamento strutturale nell’economia italiana, con un impatto importante soprattutto sul settore industriale. La transizione verso fonti di energia più sostenibili e una maggiore efficienza energetica stanno probabilmente giocando un ruolo chiave. Tuttavia, la lieve ripresa osservata a dicembre lascia intravedere possibili sviluppi positivi per il 2024.


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