Le micro, piccole e medie imprese (MPMI) italiane beneficeranno di nuove opportunità di accesso agli appalti pubblici grazie alle modifiche introdotte dal correttivo al Codice degli Appalti, entrato in vigore a fine 2024. Questo intervento normativo mira a rafforzare la partecipazione delle MPMI nelle procedure di affidamento, promuovendo al contempo una maggiore equità e trasparenza.
Tra le novità più rilevanti vi è l’obbligo di riservare una quota del 20% delle prestazioni nei contratti di subappalto alle piccole e medie imprese, con la possibilità di derogare solo in casi eccezionali, previa motivazione. Per garantire una maggiore stabilità economica delle imprese coinvolte, sono state inoltre rese obbligatorie le clausole di revisione dei prezzi, che tutelano soprattutto le MPMI che operano come subaffidatarie.
Un altro passo significativo è rappresentato dall’introduzione di misure che permettono di riservare la partecipazione alle gare sotto la soglia europea a piccole e medie imprese, rafforzando il loro ruolo nelle economie locali. Inoltre, per favorire una più ampia partecipazione, è stata semplificata la possibilità di suddivisione in lotti, eliminando il requisito di autonomia funzionale del lotto stesso. Questa modifica permette una distribuzione più accessibile degli appalti pubblici anche alle imprese di dimensioni ridotte.
Particolare attenzione è stata dedicata alla promozione della collaborazione tra le imprese. Gli accordi di collaborazione prevedono ora, tra i criteri premiali, il supporto alle piccole e medie imprese locali attraverso subappalti e subcontratti, incentivando così lo sviluppo economico territoriale.
Questo pacchetto di riforme non solo rende il sistema degli appalti pubblici più inclusivo, ma si propone anche di rafforzare il tessuto economico locale, favorendo la crescita e la competitività delle imprese di minori dimensioni. Le modifiche apportate dal correttivo, che si estendono trasversalmente a molteplici aspetti del Codice, rappresentano un concreto passo avanti per valorizzare il ruolo delle MPMI e assicurare loro un accesso più equo alle opportunità offerte dai bandi pubblici.
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