Bitcoin

Crollo verticale dei bitcoin che nelle ultime nove settimane ha toccato la quotazione del marzo 2020, in piena emergenza Covid. Con la chiusura ufficiale di venerdì, il prezzo del bitcoin ha superato la nona settimana consecutiva in rosso. E’ un record assoluto per la prima e più nota tra le valute virtuali, che stenta a invertire la tendenza dopo il massimo storico toccato nel novembre del 2021.

Da mesi il prezzo del bitcoin fatica a trovare un punto di appoggio, come dimostrano le difficoltà a mantenersi al di sopra della soglia psicologica dei 30mila dollari. Anzi, da settimane il minimo continua a scendere con nuovi ribassi, come conferma anche il Bitcoin Fear and Greed Index, attualmente su un punteggio di 10/100, che rappresenta una paura estrema.

Le turbolenze geopolitiche

È probabile che gli investitori di criptovalute siano spaventati dalle condizioni economiche e dalle turbolenze geopolitiche, hanno spiegato diversi analisti a Coindesk. L’indice Fear and Greed messo a punto dalla Cnbc è leggermente salito all’inizio di giovedì e rimane in territorio di “paura estrema”, mentre la capitalizzazione di mercato totale del mercato delle criptovalute è diminuita. “Che l’S&P stia cercando di rompere in maniera stabile il livello di 4.000, ora è a 4.057, mentre il Bitcoin sta cercando di rompere a sua volta quota 30.000 dollari sono entrambi punti molto importanti, correlati alla fiducia nel mercato e nei cripto asset in generale”, ha spiegato a Coindesk, JJ Kinahan, vicepresidente e chief market strategist per la piattaforma di trading Tastytrade.

“Bitcoin potrebbe reggere”

“Non è quindi una sorpresa che gli investitori si stiano ritirando dalle criptovalute”, ha aggiunto lo specialista. Aggiungendo che “il Bitcoin è probabilmente il nome più affermato tra i piccoli investitori, è quello di cui le persone si fidano, forse reggerà”. Altri analisti, però, ritengono che le attese ora di una Fed meno aggressiva dopo il dato sul Pil Usa del terzo trimestre rivisto al ribasso dal -1,4% al -1,5%, la ragione per cui il Nasdaq ieri ha corso molto, sia correlato alla debolezza del cripto. Con gli investitori che annusano profumo di rally sui titoli big tech americani in calo di quasi il 26% da inizio anno.