Gazzetta ufficiale Lavoro Milleproroghe

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge 27 dicembre 2024, n. 202, contenente disposizioni urgenti in materia di termini normativi. Il provvedimento introduce importanti proroghe e novità che toccano diversi ambiti del mondo del lavoro, dalle modalità di gestione dei contratti a termine alle facoltà assunzionali della Pubblica Amministrazione, fino a misure per il terzo settore e l’implementazione dei LEP.

Tra le disposizioni principali spicca la proroga fino al 31 dicembre 2025 della possibilità, nel settore privato, di utilizzare la causale “esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva individuate dalle parti” per i contratti a tempo determinato, in assenza di indicazioni della contrattazione collettiva. Tale misura, prevista dall’art. 19, comma 1, lettera b), del Decreto Legislativo 81/2015, punta a garantire maggiore flessibilità alle imprese, favorendo una gestione più dinamica delle risorse umane.

Nel settore pubblico, a partire dal 2025, le facoltà assunzionali delle Pubbliche Amministrazioni saranno limitate a un periodo massimo di tre anni. Questa disposizione mira a ottimizzare la pianificazione delle risorse e a garantire un uso sostenibile delle finanze pubbliche, ma potrebbe suscitare perplessità in termini di ricambio generazionale e continuità operativa.

Un’ulteriore proroga al 31 dicembre 2025 riguarda le ONLUS, che potranno continuare ad accreditarsi per accedere al cinque per mille anche se non ancora iscritte al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS). La misura offre una finestra aggiuntiva per il completamento del processo di transizione normativa in corso, senza penalizzare enti già operativi sul territorio.

Infine, il Decreto affida al Dipartimento per gli Affari Regionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri l’attività istruttoria per la determinazione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP), incluse le relative stime di costi e fabbisogni standard, fino al 31 dicembre 2025. Si tratta di un passaggio cruciale per l’attuazione dell’autonomia differenziata, che richiede un’accurata definizione delle soglie minime di prestazioni pubbliche garantite a livello nazionale.


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