Benzina aumento pieno di benzina - diesel

Dal 2025 il costo del diesel subirà un lieve aumento di 1 centesimo al litro, a fronte di una corrispondente riduzione dell’accisa sulla benzina della stessa entità. Il provvedimento, già annunciato lo scorso autunno, è parte di un piano più ampio di allineamento graduale delle accise tra gasolio e benzina, che dovrebbe completarsi entro il 2030.

L’obiettivo dichiarato dal governo è reperire i fondi necessari per il rinnovo del contratto nazionale del trasporto pubblico locale (TPL), coinvolgendo circa 110mila lavoratori del settore. In base alle stime, l’aumento dell’accisa sul diesel garantirà entrate pari a 200 milioni di euro nel primo anno e fino a 600 milioni annui entro il 2030.

Tuttavia, la misura ha sollevato critiche e polemiche, poiché appare in netto contrasto con le promesse elettorali della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che aveva dichiarato l’intenzione di abolire le accise. Il rincaro segue inoltre l’aumento medio dell’1,8% delle tariffe autostradali scattato a gennaio 2025, alimentando il malcontento tra gli automobilisti.

Il decreto che introduce il rincaro, approvato in ottobre insieme alla manovra, si trova ora nelle Commissioni Bilancio di Camera e Senato per il parere definitivo prima dell’approvazione finale in Consiglio dei ministri. Il governo ha giustificato la misura come un adeguamento agli impegni previsti dal Pnrr e alle raccomandazioni della Commissione Europea nell’ambito della transizione ecologica.

Attualmente, l’accisa sulla benzina è pari a 73 centesimi al litro, mentre quella sul diesel è 62 centesimi al litro, il valore più alto in Europa. L’allineamento delle due accise rappresenta un passaggio significativo nella strategia fiscale italiana, ma il costo per i cittadini e l’effetto sull’economia rimangono temi centrali di dibattito.

Con l’approvazione del provvedimento, il governo mira a chiudere rapidamente le trattative sul contratto TPL. Il prossimo incontro tra il viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi e i sindacati è previsto per il 15 gennaio 2025, un passaggio decisivo per finalizzare l’accordo.


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