Disoccupati e inattivi. L’Italia nel 2021 ha visto un tasso dell’11,8% di persone disponibili a lavorare ma non alla ricerca, contro al 4,1% dell’eurozona, al 3,7% dell’intera Ue e ai livelli più alti tra 34 Paesi europei considerati da Eurostat, l’ufficio di statistica dell’Unione europea.
Il dato emerge consultando l’aggiornamento Eurostat sulla domanda insoddisfatta di occupazione nel 2021 al 14% nell’Ue (14,9% nel 2020). Qui l’Italia è al secondo posto nell’Ue, con una quota del 22,8% di domanda insoddisfatta di occupazione, alle spalle della Spagna (24,1%) e seguita a stretto giro dalla Grecia.
Disoccupazione: i dati aggiornati a marzo 2022
Il tasso di disoccupazione a marzo scende all’8,3% con un calo di 0,2 punti su febbraio e di 1,8 punti su marzo 2021, tornando ai livelli del 2010, mentre sale al 24,5% tra i giovani (+0,3 punti). I disoccupati sono 2 milioni 74mila. Gli occupati tornano sopra quota 23 milioni (23.040.000). Il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni diminuisce (-72mila unità) per gli uomini, le donne e per tutte le classi di età. Il tasso di inattività scende al 34,5% (-0,2 punti).
Diminuiscono gli inattivi: sono 747mila
Rispetto a marzo 2021 gli inattivi diminuiscono di 747mila unità. Il tasso di disoccupazione a marzo scende ll’8,3% grazie al calo di quello femminile (al 9,2 con -0,6 punti) mentre quello maschile sale di 0,1 punti al 7,6%. Per le donne nel mese ci sono 984mila disoccupate con 63mila unità in meno su febbraio e 203mila in meno su marzo 2021. I disoccupati uomini a marzo erano 1.089.000, 15mila in più su febbraio e 209mila in meno su marzo 2021.