Gas Nord stream

I ministri delle finanze del G7 hanno approvato il piano che prevede di fissare un tetto al prezzo del gas che proviene dalla Russia. Lo riporta l’agenzia Bloomberg.

“Sul tetto al prezzo del petrolio, vogliamo costruire una coalizione ampia, oltre il G7, vogliamo convincere tutti i paesi dell’Ue e anche oltre”, ha detto il ministro delle finanze tedesco, Christian Lindner. “Confermiamo la nostra comune intenzione politica di finalizzare e attuare un divieto globale di servizi che consentono il trasporto marittimo di petrolio russo e prodotti petroliferi a livello globale”, spiegano i ministri in un comunicato. “La fornitura di tali servizi sarà consentita solo se il petrolio sarà acquistato al prezzo fissato o al di sotto di tale prezzo (“price cap”) determinato da un’ampia coalizione di Paesi che aderiscono al tetto e lo attuano”, prosegue il comunicato. L’intenzione dei ministri è attuare il tetto in linea con la tempistica delle sanzioni Ue sul petrolio russo che partono il 5 dicembre. Per il momento i ministri non fissano i confini del tetto, che verrà fissato da tutta la coalizione che lo applicherà, sulla base di input tecnici. “Il prezzo sarà comunicato pubblicamente in modo chiaro e trasparente”, concludono i ministri.

Crolla il prezzo del gas

Crolla il prezzo del gas con la speculazione che dopo i recenti aumenti scommette sulla ripresa da domani, come previsto, delle fornitura russe attraverso il Nord Stream, dopo uno stop di tre giorni per manutenzione.

Il contratto Ttf ad Amsterdam, che fa da riferiemento per il metano in Europa, segna un calo del 15% a 206 euro al megawattora.

La risposta della Russia: “Andremo su altri mercati”

“Sono delle ferma convinvizione che è tempo di un tetto al prezzo del gas dai gasdotti russi in Europa”, ha detto la presidente della commissione Ue, Ursula von der Leyen. “Se i Paesi ostili metteranno un tetto ai prezzi sulle risorse energetiche russe, Mosca fornirà petrolio solo ai Paesi che si adeguano alle condizioni del mercato”, ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla Tass.

L’affidabilità del gasdotto Nord Stream, che porta il gas russo in Europa, è minacciata a causa della mancanza di dotazioni tecnologiche, ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla Tass.

“Non ci sono riserve tecnologiche, è in funzione solo una turbina, quindi fate voi i conti”, ha detto il portavoce.

Il gas russo “non ci sarà più” in Europa se l’Ue imporrà il price cap, ha dichiarato il vice capo del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev, come riporta la Tass. Commentando la richiesta del capo della Commissione europea. Medvedev ha avvertito: “Sarà come per il petrolio. Semplicemente non ci sarà più gas russo in Europa”.