Caro affitti Napoli

Continuano in tutta Italia le proteste degli studenti fuori sede per attirare l’attenzione sul caro affitti. Lo sblocco di 600 milioni pervisti dal 2022 per gli alloggi universitari da parte del Governo non ha placato la protesta dei giovani che, ormai da giorni, hanno inscenato proteste nelle adiacenze dei plessi universitari di tutto lo stivale. Tende e sacchi a pelo nei cortili e negli spazi comuni degli atenei, oltre alla solidarietà degli stessi studenti, attirano l’attenzione di Palazzo Chigi che prova a correre ai ripari.

Il Consiglio dei ministri ha infatti autorizzato la presentazione di un emendamento per “confermare l’immediata operatività delle misure che destinano 660 milioni di euro all’acquisizione della disponibilità di nuovi posti letto presso alloggi o residenze per studenti delle istituzioni della formazione superiore”. L’emendamento arriva dopo una “interlocuzione con la Commissione europea che ha consentito di escludere la natura di aiuti di Stato” di questi interventi.

Il primo emendamento riguarda le misure di incentivazione al cosiddetto housing universitario introdotte dall’articolo 25 del decreto – legge n. 144 del 2022 ed è “finalizzato ad allineare il testo normativo agli esiti delle interlocuzioni con la Commissione europea, che hanno consentito di escluderne la natura di aiuto di Stato. L’emendamento conferma, anche a livello legislativo, l`immediata operatività delle citate misure che destinano 660 milioni di euro all’acquisizione della disponibilità di nuovi posti letto presso alloggi o residenze per studenti delle istituzioni della formazione superiore”.

La risposta degli studenti

Insoddisfatti gli studenti che, attraverso L’UDU (Unione degli studenti universitari) ha fatto sapere di non essere rassicurati dall’annuncio ufficiale. I 660 milioni sbloccati ieri da palazzo Chigi, gli universitari spiegano che “sono le solite risorse del Pnrr presenti nel piano fin dalla prima versione del 2020. Semplicemente la Commissione Europea ha dato un via libera”.

Simone Agutoli, responsabile della questione abitativa per l’Udu spiega che “i fondi andranno esclusivamente a soggetti privati, i quali dovranno garantire soltanto uno sconto del 15% rispetto al canone di mercato. Il Diritto allo Studio passa così in secondo piano”.

Le proteste anche a Napoli

Tende anche nel giardino della facoltà di Porta di Massa della Federico II: scatta anche a Napoli la protesta degli studenti denunciano l’enorme aumento degli affitti in una Napoli che è piena di turisti, causa questa del forte rincaro.

“Noi tentiamo di fare pressione – spiega Federica – perché i pochi studentati che esistono non siano fatiscenti come sono oggi e che ce ne siano tanti altri per i quali si possa fare richiesta e accedere.

 L’Università, mai come in questo periodo storico, è diventata un vero e proprio lusso. A Napoli, spiegano alcuni studenti, gli aumenti sono arrivati a sfiorare il 100%.Questo – ha raccontato uno studente – accade per la ‘turistificazione’ di Napoli che è positiva per l’immagine della città ma non tutela chi la città la vive tutti i giorni”
“Pensiamo – ha continuato – alla forte quantità di edifici abbandonati a Napoli e in Campania. In Catalogna hanno deciso di espropriare grandi proprietà abbandonate da tre o più anni per trasfromarle in alloggi annche per gli studenti. Pensiamo anche noi a edifici abbandonati che possono essere ristrutturati e messi a disposizione dei ragazzi che vogliono fare quello per cui sono venuti a Napoli, studiare”