Le elezioni europee si sono svolte per eleggere i 720 deputati che rappresenteranno i 27 Stati membri nei prossimi 5 anni. Di questi, 76 sono italiani. Ora si attende la prima seduta del nuovo parlamento europeo fissata per luglio. Sarà presieduta dalla presidente uscente, Roberta Metsola, durante la quale ci sarà l’elezione del nuovo presidente nonché dei vicepresidenti e dei questori. L’attenzione si sposta poi sull’elezione del presidente della Commissione prevista per settembre.
L’attuale maggioranza Ursula regge nei numeri ma bisognerà capire come si terrà in considerazione il risultato delle urne che ha visto le formazioni di destra avanzare in diversi Paesi Ue. Le trattative saranno serrate. In Europa funziona così. Il candidato presidente della Commissione scelto dal Consiglio europeo presenta al Parlamento il proprio programma politico per la legislatura. Questo poi viene discusso e votato. Una sorta di fiducia facendo riferimento al nostro sistema istituzionale nazionale. Se il candidato non ottiene la maggioranza richiesta, il presidente del Parlamento europeo invita il Consiglio europeo a proporre entro un mese un altro candidato da eleggere seguendo la stessa procedura.
Una forza politica chiave avendo la maggioranza relativa dei seggi è il Partito Popolare Europeo al quale aderisce Forza Italia, che in Italia ha attenuto il 9,61%. Nella circoscrizione Sud il dato sale al 10,76% dove spicca il risultato del parlamentare europeo uscente Fulvio Martusciello che ha raccolto poco meno di 100mila preferenze. A lui abbiamo chiesto un commento sulle elezioni.
Onorevole Martusciello come commenta il recente voto europeo?
“Siamo soddisfatti del risultato raggiunto a livello nazionale e nella circoscrizione Sud dove sono stato rieletto. Forza Italia conferma la sua presenza al parlamento europeo. Siamo parte del PPE, che è il partito di maggioranza relativa”.
Lei è giunto al terzo mandato in Europa. Ha una certa esperienza ormai. Alla luce dello scenario attuale europeo ed oltre, quali saranno le priorità da affrontare?
“Le priorità di questo terzo mandato in Europa sono quelle indicate da Forza Italia e per cui ci battiamo da sempre: costruire difesa e sicurezza comuni, controllare l’immigrazione, incentivare la libertà d’impresa, favorire competitività e semplificazione, rafforzare il sistema sanitario. Non solo. Difendere casa, proprietà e auto, investire in energia ed infrastrutture, promuovere un ambientalismo responsabile, sostenere agricoltura e pesca, proteggere la famiglia, i giovani e le categorie fragili. Ed anche riformare i trattati europei”.
Lei ha raccolto un ampio consenso. Una responsabilità ma anche un attestato di sostegno da parte degli elettori. Lei ha già fatto accenno alla corsa del centro destra per le elezioni regionali in Campania.
“Le elezioni europee sono state un punto di partenza e non di arrivo. Le circa 100mila preferenze raggiunte rappresentano un volano per la grande sfida di ottobre 2025,
quando si voterà per il rinnovo del consiglio regionale. Sento su di me forte la responsabilità di essere stato il candidato più votato di tutto il centrodestra. Offro la mia disponibilità a tutta la coalizione nella consapevolezza che non vanno messe bandierine ma si deve individuare chi può rappresentare una sintesi per portare la coalizione a vincere, ed è chiaro che si vince al centro. A quel punto poi basta malasanità, basta dicotomia area costiera – area interna”.
di M.Ola.
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